In 4 mesi 27 segnalazioni di eventi gravi ogni 100mila dosi
Effetti collaterali di AstraZeneca, il rapporto sulle trombosi in Italia: 34 casi dopo il vaccino
Come sottolineato più volte da Ema ed Aifa, i benefici dei vaccini anti-Covid superano i rischi. È quanto emerge dal quarto rapporto sulla sorveglianza dei vaccini anti Covid-19 condotto dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del farmaco, che ha eseguito lo studio col supporto di un “gruppo di lavoro per la valutazione dei rischi trombotici da vaccini anti-COVID-19”, costituito da alcuni dei massimi esperti nazionali di trombosi ed emostasi.
ASTRAZENECA E LE TROMBOSI – La valutazione dei casi italiani di trombosi venosa intracranica e atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria è in linea con le conclusioni della procedura dell’Agenzia Europa dei Medicinali. In Italia, fino al 26 aprile 2021, sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica. La maggior parte di questi eventi (22 casi, 65%) hanno interessato le donne con un’età media di circa 48 anni e solo in 1/3 dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un’età media di circa 52 anni. Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della 1a dose del vaccino Vaxzevria.
GLI EVENTI AVVERSI – In totale dall’inizio della campagna di vaccinazione in Italia sono state 56.110 le segnalazioni di sospetti eventi avversi su un totale di 18.148.394 dosi somministrate (dal 27 dicembre 2020 al 26 aprile 2021). Il tasso di segnalazione è quindi di 309 ogni 100.000 dosi, di cui il 91% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.
La stessa Aifa precisa infatti che “gli eventi segnalati insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (85% dei casi)”.
Le segnalazioni gravi sono l’8,6% del totale, con un tasso di 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione.
Quanto al rapporto tra vaccino utilizzato e segnalazioni avverse, la maggior parte sono relative al vaccino Comirnaty della Pfizer (75%), finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (70,9% delle dosi somministrate), e solo in minor misura al vaccino Vaxzevria-AstraZeneca (22%) e al vaccino Moderna (3%). Praticamente non presente nel periodo considerato invece le segnalazioni relative al vaccino di Johnson&Johnson, lo 0,15 di quelle somministrate.
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