Il Molise esiste, il campo largo no. Il test elettorale sul quale Elly Schlein aveva confidato ai suoi di volersi giocare la carta della rivincita vede il centrodestra prevalere con il 60% dei voti, contro un centrosinistra al 40%. Grosso modo: al momento di andare in stampa gli scrutini sono ancora in corso, ma i numeri inchiodano i leader della coalizione giallorossa alla dura realtà. La sconfitta è bruciante: il patto della limonata – dall’aperitivo light che hanno condiviso a Campobasso Nicola Fratoianni, Giuseppe Conte e Elly Schlein – ha dimostrato i poteri astringenti degli agrumi. Conte aveva tenuto tanto a marcare il territorio da aver passato 48 ore intere in Molise, tra Isernia, Termoli e Campobasso. E che la sua scorribanda molisana non avrebbe portato fortuna al centrosinistra lo si era intuito da subito.

La macchina della scorta di Conte ha tamponato in direzione Molise un automobilista e ha causato addirittura il rovesciamento della macchina di un terzo veicolo in autostrada. Sulle stesse strade, un imprevisto meccanico anche per Fratoianni. Mentre andava verso la piazza di Campobasso dove doveva tenere una iniziativa elettorale, la sua auto è andata in fiamme. Una metafora di quella gioiosa macchina da guerra del centrosinistra che troppe volte si è inceppata, recentemente. E così anche la regione che ha dato i natali ad Antonio Di Pietro vede trionfare il centrodestra, che per l’occasione si è presentato in coalizione con Italia Viva e Azione. Conte era stato due giorni di fila a Campobasso, aveva fatto conoscere le sue idee in tutte le piazze possibili. Con un risultato evidente. Dove passa lui, non crescono più i voti.

I dati definitivi sono riferiti ai seguenti comuni: a Molise (Campobasso), Francesco Roberti ha ottenuto il 56,58% delle preferenze, Roberto Gravina il 40,79 per cento, Emilio Izzo il 2,63 per cento. A Provvidenti (Campobasso), Francesco Roberti l’80,82 per cento, Roberto Gravina il 17,81 per cento, Emilio Izzo 1,37 per cento. A San Biase (Campobasso), Francesco Roberti ha ottenuto il 73,91 per cento, Roberto Gravina il 26,09 per cento, percentuale a zero per Emilio Izzo.

Già in serata dal centrodestra le voci festanti dei leader si sono sommate a quelle dei consiglieri neoeletti. “Dai dati che ci giungono possiamo affermare che in Molise si va verso una vittoria schiacciante del centrodestra: complimenti a Francesco Roberti per l’ottimo risultato ottenuto. L’esito del voto regionale dimostra una volta di più l’apprezzamento degli italiani nei confronti della nostra proposta politica e dell’azione del governo guidato da Giorgia Meloni. Ancora una volta le polemiche sguaiate della sinistra tornano indietro come un boomerang e la realtà del consenso cancella ogni ricostruzione sulle difficoltà del centrodestra che evidentemente esistono soltanto nei loro sogni. Fratelli d’Italia, inoltre, dai dati che iniziano ad arrivare dai seggi potrebbe affermarsi come prima forza politica: un dato che confermerebbe la crescita e il consolidamento del nostro partito non solo a livello nazionale ma anche nei territori”, ha commentato il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.

Da uno dei referenti del Pd in Regione, Roberto Gravina, candidato di centrosinistra, l’ammissione della sconfitta: “Evidentemente – risponde ai giornalisti – il centrodestra ha costruito un’alleanza che ha funzionato di più e che al momento vede in modo chiaro la sua vittoria”. Da Roma si festeggia. Perfino alla Farnesina. “Dedichiamo la vittoria in Molise e lo straordinario risultato di Forza Italia al presidente Berlusconi. Un successo che conferma la fiducia nei confronti del governo. Augurando buon lavoro a Francesco, ringrazio Donato Toma per il lavoro svolto. Forza Italia, Forza di buongoverno”, esulta il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani. Da Elly Schlein e Giuseppe Conte nessun commento.

Qualcuno tra i Dem prova a fare il punto. Davide Baruffi, responsabile enti locali del partito, commenta così il voto delle regionali: “Roberti ha vinto e a lui il va il nostro augurio di buon lavoro come nuovo presidente della Regione Molise, pur in una tornata segnata dalla bassissima affluenza, stavolta addirittura e abbondantemente sotto il 50%”. Di sicuro, aggiunge, non c’è “nulla da rimproverare al nostro candidato Roberto Gravina, che anzi ringraziamo per la bella corsa: lo abbiamo sostenuto con convinzione perché, in un quadro piuttosto in bianco e nero, ha rappresentato l’unico elemento di innovazione”. Insomma, dal campo largo per arrivare a Campobasso, il tandem Schlein-Conte è finito in un camposanto. Elettorale.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.