Lo scatto di Piazza Palombo non passerà alla ‘storia’ degli incontri politici, come invece capitò nel 2011 per la celeberrima foto di Vasto. Ne consegue anche che il patto della limonata (in realtà consumata solo da Fratoianni, la segretaria del Pd ha bevuto acqua e Giuseppe Conte un più gagliardo Aperol) resterà in vigore fino a domenica, quando si apriranno le urne in Molise.

Così l’istantanea di Campobasso ci consegna solo la velocità di crociera: più decisa quella di Elly Schlein (che ha fretta di consegnare al suo partito un accordo con il gemello diverso), molto più titubante quella del fu avvocato del popolo (che ha molto più interesse a lucrare su alcune divergenze con il Pd). Da qui l’inconcludente ‘fuitina’ di giovedì, 35 minuti al bar Otter insieme al sindaco della città molisana, candidato presidente alle regionali, Roberto Gravina.

Tra Campobasso e Termoli (ovvero nelle due piazze dove i leader giallorossi hanno chiuso la campagna elettorale), a prevalere alla fine è stata un’aria un po’ mesta. Da Roma arrivano le notizie della lite tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sul Mes, ma il tema è inservibile per Pd e 5 Stelle. Soprattutto perché sul Fondo Salva Stati, Conte la pensa come il suo ex vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, fosse per lui non lo ratificherebbe. E il tema non appassiona neanche Elly Schlein, anche perché è cavalcato in tutta evidenza da quella parte del Pd che lei considera il passato. E d’altra parte anche in Molise il risultato non è certo sicuro, anche se Gravina negli ultimi giorni è un po’ risalito nei sondaggi, come certifica Roberto D’Alimonte. Non tanto da consentire ai leader di metterci la faccia convintamente, nessun palco insieme, e nonostante l’impegno delle rispettive diplomazie, alla fine solo un incontro al bar nel centro di Campobasso.

Da qui quella foto un po’ sfuocata di 4 amici in veranda, ancora incerti sulle decisioni da assumere, fuori dalla partita a Roma, e chissà poi come finisce in Molise.
Uno smarrimento che ben descrive lo stato dell’arte nel Pd, con l’opposizione interna che divulga leggende nere su Elly, ma non è in grado di sfiduciare la segreteria, dopo soli tre mesi dalle primarie ‘maledette’. Così Stefano Bonaccini annuncia l’organizzazione di Energia Popolare a Cesena (21-22 luglio) ma si premura di specificare che sarà comunque la casa della segretaria. Come dire, avanti ma non troppo, Giorgia Meloni può ancora stare tranquilla.

Avatar photo

Vive a Roma ma è cresciuto a Firenze, è un antico frequentatore di corridoi, ha la passione per Philip Roth e per le melanzane alla parmigiana, predilige il paesaggio della Versilia