Politica
Emergenza Coronavirus, l’appello di Papa Francesco: “Evitare tragedie nelle carceri”
“In questo momento il mio pensiero va in modo speciale a tutte le persone che patiscono la vulnerabilità di essere costretti a vivere in gruppo, case di riposo, caserme, in modo speciale vorrei menzionare le persone nelle carceri. Le carceri sovraffollate potrebbero diventare una tragedia”. È l’appello, forte, che ha lanciato Papa Francesco parlando a braccio al termine dell’Angelus odierno, ancora una volta trasmesso in streaming per l’emergenza Coronavirus.
Il Pontefice ha chiesto alle autorità “di essere sensibili e di prendere le misure necessarie per evitare tragedia future”, raccomandando quindi ai fedeli di non dimenticarsi “di pregare per me”.
Un discorso dai toni forti, quello di Bergoglio, che si è richiamato alla all’appello dei giorni scorsi del Segretario Generale delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo. “Mi associo a quanti hanno accolto questo appello e invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica, favorendo la creazione di corridoi per l’aiuto umanitario, l’apertura alla diplomazia, l’attenzione a chi si trova in situazione di più grande vulnerabilità”, ha detto il Papa durante l’Angelus.
Francesco ha quindi ricordato che “l’impegno congiunto contro la pandemia” può portare tutti a “riconoscere il nostro bisogno di rafforzare i legami fraterni come membri dell’unica famiglia umana. In particolare, susciti nei responsabili delle Nazioni e nelle altre parti in causa un rinnovato impegno al superamento delle rivalità. I conflitti non si risolvono attraverso la guerra. È necessario superare gli antagonismi e i contrasti, mediante il dialogo e una costruttiva ricerca della pace”.
Un appello, quello sulle carceri, raccolto da Walter Verini, deputato responsabile giustizia del Partito Democratico. Verini ha ricordato che “sono stati compiuti passi in questa direzione” ma “insufficienti e parziali”. “Occorrono coraggio e senso di responsabilità, ai quali il Presidente Mattarella l’altro giorno e il Papa oggi hanno richiamato. E bisogna fare presto, per la tutela della salute della popolazione carceraria, per la salute e la sicurezza della polizia penitenziaria e degli operatori”, ha spiegato il deputato Dem.
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