L’Unione Praticanti Avvocati, nella persona della Presidente Dott.ssa Claudia Majolo, si dichiara finalmente felice del fatto che, in data odierna (13 aprile 2021), sia stato finalmente completato l’iter di conversione del D.L. 31/2021, concernente l’adozione di misure urgenti per lo svolgimento della sessione 2020 dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense, le cui prove scritte erano fissate per il 15, 16 e 17 dicembre.
Ora, – dichiara la dott.ssa Majolo – è finalmente ufficiale che la sessione 2020 si svolgerà e si svolgerà con il meccanismo del doppio orale, come delineato dal DL 31/2021. Di questo, mi sento di ringraziare ancora una volta il Ministro della Giustizia Prof.ssa Marta Cartabia che ha dato priorità, fin dal suo insediamento, alla risoluzione della spinosa questione spinosa dell’esame da avvocato, continuamente trascurata.
Auspico – continua la dott.ssa Majolo – che a strettissimo giro venga indicata la data in cui l’esame avrà inizio.
Tuttavia – secondo U.P.A. – permangono alcune criticità tra cui – come segnalato sin dall’emanazione del decreto-legge – la necessità che i quesiti di cui alla prima prova orale vengano re-datti dalla Commissione Centrale, con l’ausilio del Consiglio Nazionale Forense.
Solo in questo modo – secondo la Dott.ssa Majolo – si potrà avere un esame davvero meritocratico e la cui valutazione sarà tendenzialmente uniforme su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni o discriminazioni dovute a una maggiore o minore severità da parte delle singole sotto-commissioni nella formulazione delle tracce.
Ma non solo – prosegue la Presidente di U.P.A. – confido che venga presa in considerazione l’ultima proposta lanciata dalla mia associazione, vale a dire l’assegnazione di una priorità, nel piano vaccinale, a quei praticanti avvocati che dovranno sostenere il doppio orale. In questo modo, si potranno mettere in sicurezza i candidati che dovranno essere necessariamente in presenza.
Infine – conclude la Presidente di U.P.A. – non possono, dunque, non dirmi fiera e orgogliosa di essere la Presidente dell’unica associazione che, da sempre, si è battuta affinché la sessione 2020 dell’esame da avvocato si svolgesse in forma orale; abbiamo contribuito a salvare la vita a migliaia di aspiranti avvocati e commissari e, al con-tempo, abbiamo attivamente contribuito – grazie alle nostre continue interlocuzioni con il mondo della politica e con le massime istituzioni forensi – alla creazione di questa “nuova formula” di esame che, certamente, meritocratico e in grado di far emergere coloro che hanno la stoffa e la capacità di esercitare la nobile professione forense.