Prove tecniche di accerchiamento navale. La marina russa sbarca a Cuba. Da ieri, mercoledì, dozzine di residenti dell’Avana hanno visto le navi da guerra russe entrare nel porto principale di Cuba: siamo davanti alla più grave dimostrazione di forza navale di Mosca in mezzo alle crescenti tensioni con gli Stati Uniti. Cuba, come è noto, è poco distante dai confini marittimi della Florida. Nel suo punto più vicino si trova a circa 150 chilometri (94 miglia), una distanza che mette direttamente sotto tiro delle navi da guerra russe obiettivi civili e militari americani.

La prima nave ad arrivare è stata una nave cisterna per il carburante, la “Akademik Pashin” e un rimorchiatore, il “Nikolay Chiker“, poi raggiunti dalla fregata ammiraglia “Admiral Gorshkov“, che aspettava al largo della costa. Nel frattempo, il sottomarino nucleare “Kazan“, che secondo le autorità di Cuba non trasporta armi nucleari, aspettava al largo della costa e si è poi accostato al molo, come Il Riformista ha verificato anche attraverso le immagini.

Il Riformista può documentare con foto e video esclusivi, le navi e i sottomarini sono esposti agli occhi del pubblico. Una circostanza che sembra indicare una funzione più dimostrativa, di deterrenza, che di vera e propria operatività dell’arsenale russo. Sulla tolda della nave Admiral Gorshkov si può vedere una grande “Z” che campeggia, dipinta di bianco. Riporta la stessa sigla che hanno i mezzi militari russi nell’operazione di invasione dell’Ucraina. Z sta per la parola russa per Occidente (in russo запад, zapad), per designare le operazioni di conquista del fronte occidentale.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.