Il suo nome era iniziato a circolare già qualche mese fa, quando in piena epidemia di Coronavirus chiese “la riapertura delle Chiese per i capifamiglia in rappresentanza della propria società domestica”. Ora Lorenzo Gasperini, capogruppo della Lega alla Provincia di Livorno e commissario Lega a Cecina, la città di cui è stata sindaco Susanna Ceccardi, ex candidata del centrodestra per la presidenza della Toscana, ne ha sparata un’altra.

Nel tentativo di cavalcare il dibattito in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Gasperini ha avuto la malsana idea di paragonare i femminicidi con l’aborto. Gasperini in un post pubblicato sia sul proprio profilo Facebook che in alcuni gruppi locali di Cecina, dove è consigliere comunale, scrive queste parole per correlare l’aborto ai femminicidi: “Lo sapete che la prima causa di femminicidio nel mondo è l’aborto? E che ci sono Paesi in cui addirittura si uccidono con aborto bambine selettivamente scelte in quanto femmine? Per esempio in India. Condanniamo sempre la violenza, anche quando la sinistra non vuole e alza la voce perché non ha più argomenti”.

Gasperini quindi, invece di difendere le donne vittime di aggressioni e violenza domestica, che tristemente sfociano in delitti, trova sensato rilanciare la battaglia contro l’aborto, particolarmente amata a destra e soprattutto all’interno del Carroccio.

Contro le parole di Gasperini è intervenuto anche il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: “Non bastavano i continui inaccettabili episodi di violenza nei confronti delle donne, la lista infinita di uccisioni di donne, ci si mette pure questo leghista a insultarle e ad umiliarle con queste fandonie. L’ho detto qualche giorno fa – conclude Fratoianni – per il caso del leghista omofobo di Bagno a Ripoli, basta con questi deliri, fatevi vedere da uno bravo davvero”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia