Di Coronavirus non si muore, rispettiamo la malattia ma non enfatizziamo”. Parola di Massimo Ferrero, imprenditore e presidente della Sampdoria, virologo nel tempo libero. Il ‘Viperetta’, come viene soprannominato Ferrero, ha rilasciato le dichiarazioni durante una intervista a The Breakfast Club su Radio Capital, tirando in ballo gli scienziati, che per Ferrero il tampone “possono metterselo da qualche altra parte” e rilanciando anche l’idea di aprire al pubblico gli stadi.

Un discorso simile a quello di Roberto Mancini, il ct della Nazionale italiana che nei giorni scorsi aveva fatto notizia per le sue parole nel corso di una conferenza stampa nel ritiro degli Azzurri in cui parlava di sport come “un diritto, come la scuola e il lavoro” e di aprire gli stadi perché “in quasi tutta Europa hanno parzialmente aperto”. Contro le dichiarazioni del ‘Mancio’ era arrivata la ferma reazione di Walter Ricciardi, consigliere per il ministro della Salute Roberto Speranza e rappresentante italiano presso il consiglio dell’Oms, che aveva definito “destituite di ogni fondamento scientifico” le parole di Mancini.

Tornando a Ferrero, nell’intervista a Radio Capital il presidente della Sampdoria tocca anche temi di maggiore competenza e più nelle su corde, come appunto il calcio. “La bolla per la Serie A? Non ci inventiamo cose che non esistono. Gli stadi possono restare aperti al 30%“, ha spiegato Ferrero, evidentemente non preoccupato per il numero sempre più crescente di contagi in Italia, quasi 6mila nella sola giornata di martedì.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia