La seduta fiume sugli odg riprende alle 19
Fiducia sul decreto Rave, 206 sì alla Camera: opposizioni insorgono contro la “tagliola”
Dopo aver incassato la fiducia alla Camera con 206 voti favorevoli, 145 contrari e 3 astenuti il via libera al Decreto Rave è atteso entro venerdì 30 dicembre, dead line prima della scadenza del provvedimento dai 60 giorni dell’approvazione in Cdm. Non solo i cosiddetti “raduni pericolosi” come il governo Meloni ha descritto i rave party ma anche sull’ergastolo ostativo e sulle sanzioni per l’obbligo di vaccino anti-covid. Il decreto-legge era stato approvato nel primo Consiglio dei ministri del governo il 31 ottobre. L’opposizione ha annunciato di voler fare ostruzionismo per far cadere il decreto.
Il testo arrivato alla Camera è molto diverso da quello approvato dal governo ma identico a quello approvato il 13 dicembre in Senato. All’articolo 5 si parla di nuovo delitto di “Invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica”. Le pene vanno dai 3 ai 6 anni con multe da mille a diecimila euro per gli organizzatori di un “raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento” mentre nella prima stesura del testo a essere puniti erano anche i partecipanti. Cambiata quindi la definizione di rave party che all’inizio era stata così vaga da attirarsi numerose critiche.
Provvedimenti anche sull’ergastolo ostativo, pena che esula da ogni abbreviazione o conversione, nessuno dei “benefici penitenziari” o misure alternative alla detenzione, a meno che il detenuto non decida di collaborare con la Giustizia. Il governo è stato costretto ad agire dopo l’intervento della Corte Costituzionale che nell’aprile del 2021 aveva decretato la norma incostituzionale. L’ergastolo ostativo non è stato eliminato ma sono stati previsti “benefici” penitenziari per quei detenuti che dimostrano una condotta corretta e un percorso riabilitativo anche senza collaborazione. Restano esclusi i detenuti al regime di 41bis, carcere duro.
Per accedere alla liberazione condizionale dovranno aver scontato almeno due terzi della pena o trent’anni di condanna all’ergastolo i detenuti per reati connessi all’associazione di stampo mafiosa, di scambio politico-elettorale di tipo mafioso, violenza sessuale, su minore e di gruppo, tratta illecita di migranti, traffico illecito di sostanze stupefacenti, induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e pornografia minorile. Eliminati dalla lista dei reati ostativi quelli considerati gravi contro la pubblica amministrazione come corruzione, concussione o peculato.
Il decreto Rave aveva anticipato all’approvazione la fine dell’obbligo vaccinale per il personale delle strutture sanitarie dal 31 dicembre al primo novembre. Sospeso fino al 30 giugno del 2023 il pagamento delle sanzioni da 100 euro previste per chi dal primo febbraio 2021 al 15 giugno 2021 era obbligato a vaccinarsi e non l’aveva fatto.
Questa sera alle 19:00 partirà il voto sui 157 ordini del giorno in una cosiddetta seduta fiume. Protesta del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle dopo il via libera alla fiducia messa sul governo annunciata in una trasmissione televisiva (Oggi è un altro giorno, su Rai1) dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, con l’uso della “tagliola” o “ghigliottina”, uno strumento che permette di interrompere l’esame di un testo e di passare all’approvazione così com’è per evitare ogni ostruzionismo. Le opposizioni hanno accusato la maggioranza e l’esecutivo di umiliare il Parlamento.
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