Si celebreranno martedì 26 settembre i funerali di Stato di Giorgio Napolitano, scomparso venerdì 22 settembre a 98 anni. Si celebreranno in forma laica a Montecitorio alle 11.30. La Presidenza del Consiglio dei ministri comunica che la camera ardente del Presidente emerito della Repubblica sarà allestita presso la sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, Palazzo Madama, e rispetterà i seguenti orari di apertura: domenica 24 settembre, dalle ore 11 alle ore 18; lunedì 25 settembre, dalle ore 10 alle ore 16.

Il feretro al Senato 

Il feretro è arrivato a Palazzo Madama per le 9.00. Dalle 10, il saluto delle autorità, a partire dal Presidente Mattarella, accompagnato dal Presidente Ignazio La Russa, il cui arrivo è previsto per le 10.00. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, come previsto ha raggiunto la camera ardente alle 10. Il presidente della Repubblica è arrivato in Senato accompagnato dalla figlia Laura. Mattarella ha porto i suoi omaggi ai figli Giulio e Giovanni, presenti accanto alla signora Clio, seduta su una sedia a rotelle. Si è poi messo in raccoglimento davanti al feretro.

Arrivato anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, con la segretaria generale, Elisabetta Serafini. A seguire, l’arrivo del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, alle 10.20. Per le 10.30 arrivata anche la Premier Giorgia Meloni, che ha porto i suoi omaggi alla famiglia, prima di raccogliersi dinanzi al feretro. Hanno raggiunto Palazzo Madama anche Mario Monti, Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini. L’accesso oggi e domani è libero per tutti i cittadini fino alle 19 e poi dalle 10 alle 16 di lunedì.

La visita del Papa

Papa Francesco è giunto a sorpresa, al Senato per rendere omaggio al Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Bergoglio è rimasto per diversi minuti in raccoglimento dinanzi al feretro. Francesco si è recato alla camera ardente allestita in Senato per il presidente emerito Giorgio Napolitano, “per esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e per onorare il grande servizio reso all’Italia“. Lo comunica la sala stampa della Santa Sede.

La signora Clio

Clio Maria Bittoni, vedova del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, presente alla camera ardente nel corso della mattinata, quando ha ricevuto il cordoglio delle più alte cariche dello Stato, ha lasciato, poco dopo la visita di Papa Francesco, la camera ardente allestita per il marito Palazzo Madama.

Renzi in visita alla camera ardente con una delegazione di Iv

Anche il nostro direttore editoriale si è recato a rendere omaggio a Giorgio Napolitano, con una delegazione di Italia Viva, composta dai senatori Enrico Borghi, Raffaella Paita, Silvia Fregolent, dagli onorevoli Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti, Maria Chiara Gadda e dal consigliere regionale Luciano Nobili.

Il saluto dei cittadini

Lunghe file, nell’arco dell’intera giornata, dinanzi a Palazzo Madama, per l’ultimo saluto al Presidente Emerito. La camera ardente  è rimasta aperta fino alle 19.

Il cerimoniale

Le esequie di Stato civili (come è previsto per gli ex presidenti della Repubblica, delle Camere, del Consiglio e della Corte Costituzionale) si terranno invece martedì, alle ore 11:30, nell’Aula della Camera dei Deputati, palazzo Montecitorio, e saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai 1 e su maxi-schermi appositamente predisposti in piazza del Parlamento.

Il quadrilatero su cui si affaccia la Camera dei deputati è stato teatro anche delle esequie laiche di Nilde Iotti, partigiana e prima presidente della Camera donna, nel 1999, e di Pietro Ingrao, storico esponente della sinistra, nel 2015. Il sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano ha disposto, oltre ai funerali di Stato, il lutto nazionale. Fino alla fine della celebrazione di addio a Napolitano, il tricolore e la bandiera europea sventoleranno a mezz’asta, in segno di lutto, sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero.

Come funziona il cerimoniale di Stato

Il cerimoniale di Stato ha regole precise per i funerali di Stato: prevede il feretro contornato da sei carabinieri in alta uniforme, onori militari al feretro all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita, la presenza di un rappresentante del Governo (ma in questo caso ci sarà anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella), una orazione commemorativa ufficiale.

Le condoglianze di Putin

Tra i messaggi da tutto il mondo per la scomparsa di Napolitano, morto venerdì sera a 98 anni, c’è anche quello del presidente russo Vladimir Putin. “Caro signor Mattarella, voglia accettare le mie più sentite condoglianze” ha esordito il leader del Cremlino, che nel febbraio 2022 decise di invadere l’Ucraina. Per Putin Napolitano era “uno statista eccezionale e un vero patriota”. “Nella sua giovinezza combatté coraggiosamente contro il fascismo nelle file della Resistenza, e poi servì fedelmente il suo Paese per molti anni, anche come presidente e in altre alte cariche governative. Godette giustamente del sincero rispetto dei suoi connazionali e della grande autorità internazionale”, scrive Putin in un telegramma inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rimarcando di aver avuto “la fortuna di parlare con quest’uomo meraviglioso in diverse occasioni e conserverò per sempre il suo caro ricordo”.

Il cordoglio di Blinken

Dall’altra sponda dell’oceano, a sottolineare il rapporto stretto con gli Stati Uniti del ‘comunista preferito’ dell’ex segretario di Stato Henry Kissinger, è intervenuto invece l’attuale segretario Antony Blinken: “Mi unisco al popolo italiano e al mondo nel lutto per la perdita dell’ex presidente Giorgio Napolitano, uno statista che ha dedicato la sua vita alla democrazia, ai diritti umani e all’unità europea”.

Il saluto dellEuropa

“L’Europa perde un suo convinto sostenitore. Il suo impegno per rafforzare l’Europa e la democrazia rimarrà con noi”. A scriverlo su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.
“É stato un grande statista italiano, con un forte cuore europeo”. Lo ricorda così sui social la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che aggiunge: “È stato un’àncora per il Paese”.

Redazione

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