È l’ultima vergognosa trovata per disonorare la memoria di George Floyd, l’afroamericano ucciso lo scorso 25 maggio a Minneapolis da quattro agenti della polizia locale. L’hanno chiamata “George Floyd Challenge” ed è un gioco macabro nel quale due persone simulano l’arresto dell’uomo ucciso lo scorso 25 maggio, soffocando col ginocchio la vittima.

Le foto sono iniziate a circolare sui social network, in particolare su Twitter, dove sono diventate di tendenza. A partecipare, e questo rende il tutto dal sapore ancora più razzista, sono ad oggi ragazzi bianchi americani, in gran parte adolescenti.

Le foto della ‘challenge’, arrivate anche in Italia, hanno scatenato i commentatori: “Ho appena letto “George Floyd challenge”? Con una foto di un tizio che metteva il ginocchio sul collo di un altro tizio e nel frattempo ridevano? Questo non è non essere informati o essere dei semplici adolescenti. Queste cose non sono giustificabili”, scrive un utente. “Vedere le foto della George Floyd challenge mi si spezza il cuore, fa troppo male. Perché esiste gente così nel 2020?”, scrive un secondo utente su Twitter.

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