Un accordo “vicino” sugli aiuti economici per fronteggiare in Europa le drammatiche conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus, che però non dovrebbe comprendere gli attesi Coronabond. Ad annunciarlo è il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, prima dell’avvio della riunione slittata più volte nel pomeriggio. Centeno ha spiegato infatti di confidare che “questa volta saremo tutti all’altezza della situazione e dimostreremo il necessario spirito di compromesso, che è la base della nostra Unione”.

Ma a spegnere gli entusiasmi italiani e spagnoli, i due Paesi che più di tutti spingono per i bond europei, è la cancelliera tedesca Angela Merkel. ‘Frau Merkel’ ha ribadito infatti il suo no ai Coronabond, sottolineando che ci sono molti altri strumenti per dimostrare solidarietà: “Sapete che non credo che dovremmo avere una cosiddetta responsabilità comune”.

La Merkel in una conferenza stampa ha anche sottolineato di aver parlato a lungo oggi col premier Giuseppe Conte: “Siamo d’accordo che c’è un urgente bisogno di solidarietà in Europa, che sta attraversando una delle sue ore più difficili, se non la più difficile”, ha aggiunto, assicurando che “la Germania è pronta alla solidarietà ed è impegnata per questo”. “Il benessere della Germania – ha sottolineato – dipende se l’Europa sta bene”.

Il ‘no’ ribadito dalla Germania segue quello olandese. Nella serata di ieri il Parlamento dei Paesi Bassi ha infatti approvato due mozioni che esortano il governo a non accettare alcuna proposta da parte dell’Unione europea che renda i Paesi Bassi ‘responsabili’ del debito nazionale di un altro Stato, in un chiaro sostegno della posizione rigorista del premier Mark Rutte sui cosiddetti ‘coronabond’.

Le mozioni presentate dal partito anti-Ue Forum per la democrazia (FvD), non sono vincolanti, ma renderà politicamente difficile, se non impossibile, per i Paesi Bassi sostenere le richieste italiane nell’Eurogruppo.

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