“Vinceremo”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua a essere sicuro: l’Ucraina riuscirà a vincere sulla Russia. Nel giorno del secondo anniversario dall’inizio dell’invasione russa, il leader ha parlato dall’aeroporto Hostomel, simbolo della resistenza ucraina nelle prime ore del conflitto.

Guerra in Ucraina, il secondo anniversario

“Stiamo combattendo per questo. Per 730 giorni della nostra vita. E vinceremo, sarà il giorno più bello della nostra vita”, ha affermato Zelensky. “Nonostante le difficoltà ora tutto il mondo guarda all’Ucraina. Noi possiamo raggiungere i nostri obiettivi della pace e lo faremo. La follia russa non regnerà nella nostra terra, nel nostro mare e nel nostro cielo” ha aggiunto il presidente ucraino. “Grazie alla nostra battaglia il mondo capirà che non c’è niente di più forte del popolo che crede in se stesso”.

“Ogni male può essere distrutto, anche il male russo“. “Qui a Hostomel, posto simbolico, Putin voleva vincere la battaglia per Kiev ma ha fallito”, ha detto Zelensky, “proprio qua c’era la paura che Putin potesse andare avanti e in quel momento nessuno poteva sapere quello che sarebbe successo, non nei prossimi due anni ma da lì a qualche settimana”. “Già allora gli ucraini avevano dimostrato di essere forti, che l’unione delle persone può fare più di ogni dittatore e che il coraggio del popolo può voltare le pagine della storia” ha continuato.

Zelensky, il supporto degli alleati e la pace

“Il mondo non ha sbagliato, ha fornito il sostegno all’Ucraina e noi siamo molto riconoscenti ai nostri amici e alleati, a tutto il mondo e ai nostri difensori”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando a Hostomel in occasione del secondo anniversario dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia. “Siamo riconoscenti anche ai milioni di persone comuni che hanno difeso la patria e mostrato il meglio dell’essere umano”, ha aggiunto.

Nel suo discorso, Zelensky ha anche messo in chiaro quali siano le prospettive del conflitto e di una possibile soluzione negoziale. “Alle parole sulla fine della guerra aggiungiamo sempre: alle nostre condizioni. Ecco perché la parola pace è sempre seguita dalla parola equità. Ecco perché nella storia futura la parola ‘indipendente’ sarà sempre accanto alla parola Ucraina. Stiamo combattendo per questo. E vinceremo”.

Redazione

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