Un attacco storico, senza precedenti in Medio Oriente, che segna di fatto l’entrata ufficiale dell’Iran in guerra contro Israele dopo aver mandato avanti Hamas, Houthi e Hezbollah. Un attacco che avviene due settimane dopo l’affronto subito a Damasco, quando un bombardamento di Tel Aviv ha colpito gli uffici del consolato di Teheran uccidendo sette persone, tra cui membri apicali dei pasdaran. L’Iran dopo l’azione lanciata la sera di sabato 13 aprile considera, almeno a parole, di aver pareggiato i conti, sottolineando che “se Israele farà altri errori risponderemo in maniera ancora più grave”.

Cosa è successo? In volo anche caccia Usa

C’è stato una attacco, durato circa cinque ore, contro Israele, così come anticipato da giorni dagli Stati Uniti, che ha visto quest’ultimi entrare in gioco, e quindi in guerra, in modo operativo. Quattro caccia americani sono decollati dopo l’attacco lanciato dall’Iran a Israele e si sono diretti verso lo spazio aereo iracheno. Gli F18 statunitensi sono decollati dalla portaerei Eisenhower che si trova nella parte settentrionale del Mar Rosso e si sta dirigendo verso Suez.

Nella notte tra il 13 e il 14 aprile l’Iran ha lanciato, anche dall’Iraq e dallo Yemen, contro Israele 185 droni, 36 missili da crociera e 110 missili terra-terra. Israele dal canto suo spiega di aver intercettato il 99% delle armi usate da Teheran, grazie al sistema di autodifesa Iron Dome. Anche gli Usa annunciano che la Marina militare statunitense ha intercettato oltre 70 droni e tre missili da crociera, mentre altri droni sono stati abbattuti dall’aviazione. Oltre 55 razzi sono stati lanciati anche dal Libano.

La Sicurezza interna di Israele ha reso noto che la popolazione non dovrà più rimanere vicino ai rifugi, ma che le restrizioni sugli assembramenti e la chiusura delle scuole rimarranno in vigore: è quanto riporta il Times of Israel.

Quali sono i danni provocati da attacco Iran? Bimba ferita

Registrati danni minori in una base aerea militare nel sud del Paese. Una bimba è grave. In sostanza, fa sapere Israele, gli attacchi missilistici iraniani non hanno provocato nessuna vittima diretta. Il bilancio provvisorio delle vittime è di una bambina ricoverata in ospedale dopo essere stata colpita dai frammenti di un drone nell’area di Arad, nel sud di Israele, e 31 persone leggermente ferite mentre si recavano verso i rifugi.

Nello specifico il portavoce delle Forze armate israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha confermato che il 99% dei 300 fra missili e droni lanciati dall’Iran contro Israele durante la notte è stato intercettato e abbattuto dalla difesa aerea. In particolare, ha spiegato, sono stati lanciati 170 droni nessuno dei quali è arrivato allo spazio aereo israeliano: tutti sono stati abbattuti fuori dai confini del paese da Israele e dai suoi alleati. Neanche i 30 missili da crociera sono riusciti ad entrare nello spazio aereo israeliano: 25 sono stati abbattuti dall’aeronautica israeliana. Sono poi stati lanciati 120 missili balistici, alcuni dei quali hanno aggirato le difese israeliane colpendo la base aerea di Nevatim nel sud di Israele: hanno causato solo danni leggeri e la base continua ad essere regolarmente operativa. Quanto ai pochi droni e missili lanciati da Iraq e Yemen, nessuno è arrivato allo spazio aereo dello Stato ebraico.

Biden: “Vittoria Israele ma non parteciperemo a loro risposta”

Per il presidente americano Joe Biden, “Israele dovrebbe considerare quella di stanotte una vittoria perché l’attacco iraniano è stato in larga misura inefficace e ha dimostrato le capacità militari dello Stato ebraico”. E’ quanto detto dal leader della Casa Bianca nel corso della sua telefonata con il premier Benjamin Netanyahu.

Biden però ricorda a Netanyahu che gli Usa non parteciperanno a nessuna operazione offensiva contro Teheran e non sosterranno una tale operazione. Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà questa sera, alle 22 italiane (le 16.00 a New York), per una riunione di emergenza sull’attacco iraniano con droni e missili contro Israele.

L’annuncio di Israele (“vendetta decisiva”) e la replica dell’Iran

L’Iran condurrà un attacco immediato “con forza raddoppiata” se Israele risponderà alla salva di missili e droni lanciata contro lo Stato ebraico: lo ha reso noto l’agenzia di stampa Tasnim, citando fonti dei Guardiani della Rivoluzione iraniani. Fonti governative israeliane hanno avvertito che lo Stato ebraico sta preparando una “risposta decisiva” all’attacco iraniano.

Il ministro degli Esteri iraniano spiega che “l’attacco sferrato dall’Iran contro Israele è stato un atto di autodifesa in risposta «all’azione aggressiva del regime sionista contro l’ambasciata iraniana a Damasco”. Il ministero degli Esteri ha affermato che le forze armate dell’Iran stanno “esercitando il diritto innato di autodifesa sancito dall’articolo 5 della Carta delle Nazioni Unite in risposta alle ripetute aggressioni militari del regime sionista, e al martirio degli ufficiali militari iraniani che lavoravano in questo Paese (la Siria) su invito del governo siriano”.

Nella nota l’Iran contesta la mancanza di condanne, da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, di quella che viene definita “l’aggressione del regime sionista e l’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco come parte del territorio del nostro paese e il martirio di 7 consiglieri”. Dopo 10 giorni di silenzio internazionale, spiegano i guardiani della rivoluzione, “in risposta a tali crimini e in adempimento dei precedenti avvertimenti e nel rispetto dei diritti dell’Iran e nel punire l’aggressore, hanno attaccato e distrutto posizioni militari chiave dell’esercito terrorista sionista nei territori occupati, utilizzando le loro capacita’ di intelligence strategica, missilistiche e droni”.

Poi l’avviso agli Stati Uniti: “Il governo terrorista degli Stati Uniti è avvertito che qualsiasi sostegno e partecipazione nel danneggiare gli interessi dell’Iran si tradurrà in una risposta decisiva da parte delle forze armate della Repubblica Islamica dell’Iran. Gli Stati Uniti sono anche responsabili delle azioni malvagie del regime sionista e dovrebbero accettarne le conseguenze se non riescono a controllare questo regime che uccide i bambini nella regione”. Inoltre, “pur sottolineando la politica di buon vicinato con i paesi vicini e regionali, si afferma che qualsiasi minaccia proveniente da qualsiasi Paese da parte del governo terrorista degli Stati Uniti e del regime sionista ricevera’ una risposta reciproca e proporzionale da parte della Repubblica Islamica dell’Iran contro l’origine della minaccia”.

Stati Uniti che, come già anticipato da Joe Biden, precisano che “non cerchiamo un conflitto con l’Iran ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele”. Lo afferma il ministro della Difesa americano Lloyd Austin.

 

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