Il gabinetto di guerra israeliano ha concluso la sua riunione sull’Iran. Secondo la tv Canale 12, sono state discusse “diverse opzioni” ognuna delle quali rappresenta “una risposta dolorosa” all’attacco di Teheran ma senza scatenare “una guerra regionale”. Secondo la stessa fonte, l’obiettivo è di scegliere un’opzione che “non sia bloccata dagli Usa”. Il gabinetto, secondo i media, tornerà a riunirsi domani.

Iran: “Se Israele reagisce risposta sarà immediata”

Nel corso di un colloquio con il ministro degli Esteri britannico David Cameron il responsabile della diplomazia iraniana, Hossein Amir Abdollahian, ha ribadito che l’Iran “non accoglie con favore l’escalation della tensione nella regione, ma se il regime israeliano cerca l’avventura, la nostra prossima risposta sarà immediata, più forte e più ampia“. Abdollahian ha aggiunto che le crisi in Medioriente “affondano le loro radici nel ruolo distruttivo del regime israeliano”.

Israele rinvia l’operazione a Rafah dopo l’attacco dell’Iran

Israele avrebbe deciso di rinviare l’offensiva militare nella città di Rafah, nel sud di Gaza, dopo l’attacco missilistico iraniano del fine settimana contro lo Stato ebraico. Lo riporta la Cnn, citando fonti israeliane. La stessa notizia era stata riportata ieri sera dall’emittente pubblica israeliana Kan ma il Likud, il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu aveva smentito.

Yoav Gallant: “Non c’è altra scelta che rispondere all’Iran”

“Non c’è altra scelta se non quella di rispondere all’attacco dell’Iran“. Lo ha detto, secondo il sito Axios che cita fonti informate, il ministro della Difesa Yoav Gallant in una conversazione avuta ieri con il capo del Pentagono Lloyd Austin.

La stessa fonte ha ricordato che l’amministrazione Biden e diversi altri Paesi occidentali alleati con Israele stanno esortando il governo di Benyamin Netanyahu a non precipitarsi in una ritorsione contro l’Iran che potrebbe portare a una guerra regionale.

Allarme del Viminale: “Rischio per potenziali azioni di lupi solitari”

ll rischio principale per la sicurezza deriva dalle potenziali azioni di lupi solitari. Così fonti del Viminale, dopo al riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, all’indomani dell’attacco dell’Iran ad Israele.

E da parte degli apparati c’è attenzione anche sui flussi migratori irregolari per intercettare soggetti potenzialmente pericolosi. in proposito permangono in vigore i controlli alla frontiera Est.

Schlein: “Giudizio su Netanyahu pessimo, sta isolando Israele”

“Il mio giudizio su Netanyahu è pessimo, dentro il governo ci sono estremisti che negano l’esistenza dei palestinesi, è il primo governo della storia di Israele che mette apertamente in discussione la politica dell’esistenza di uno Stato palestinese, di due popoli due Stati. Stanno sbagliando, stanno isolando Israele”, ma “il mio giudizio su di lui e sul suo governo non significa aderire o simpatizzare con chi ritiene che lo Stato d’Israele non abbia diritto di esistere”. Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein.

Macron: “Intercettati missili iraniani dalla nostra base in Giordania”

La Francia ha “intercettato” dalla Giordania missili e droni iraniani lanciati contro Israele nella notte fra sabato e domenica. E’ quanto ha confermato a BFM TV il presidente Emmanuel Macron. “Noi – ha detto – abbiamo una base aerea in Giordania. Lo spazio aereo giordano è stato violato da questi lanci. Abbiamo fatto decollare i nostri aerei e abbiamo intercettato quello che dovevamo intercettare”.

Redazione

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