Mate Polis - Le gemelle diverse
Il paragone
Guido Crosetto come il diavoletto di Maxwell: tappa falle, ricuce strappi e rimette in equilibrio le cose
James Clerk Maxwell (1831) è uno scienziato molto importante, e anche molto particolare. Ha lavorato moltissimo su intuizioni di altri scienziati, come Gauss, Ampère e Faraday. Di suo ha scoperto poco. Eppure riveste un ruolo centrale nella storia della fisica. Perché? Perché da straordinario matematico ha dimostrato, matematicamente, le intuizioni importantissime di altri scienziati. Le sue quattro equazioni non hanno solo cambiato il mondo, scrive Ian Stewart in un bellissimo libro sulle più importanti dimostrazioni matematiche, ma ne hanno inaugurato uno totalmente nuovo. Tutta l’architettura dei sistemi di comunicazione moderni – dalla radio alla televisione, ai radar, ai raggi usati in campo medico, ai sistemi di copertura a microonde dei telefoni portatili, non sarebbe stato possibile se qualcuno non avesse spiegato come l’elettricità e il magnetismo possono mettere insieme le loro forze per dare origine a un’onda. Tutto ciò è scaturito da quattro equazioni e da un paio di righe di semplici calcoli vettoriali, che sono le quattro equazioni di Maxwell.
Maxwell ha avuto un ruolo fondamentale anche nello studio della termodinamica e dei fenomeni legati alla teoria dei gas, come la formulazione della distribuzione di velocità delle molecole di un gas, nota come distribuzione di Maxwell-Boltzmann. Nel 1871 scrisse un trattato sulla termodinamica, Theory of heat (Teoria del calore), nel quale introdusse un esperimento mentale diventato molto celebre nella storia della fisica. L’esperimento era teso a mettere in discussione il secondo principio della termodinamica, che afferma che in un sistema isolato l’entropia (cioè il disordine), non può mai diminuire, ma solo aumentare o al limite restare costante. Maxwell immaginò un diavoletto, un piccolo demone, posto a guardia di due vaschette immaginarie, vaschetta A e vaschetta B, riempite con gas identico e alla stessa temperatura e messe una di fianco all’altro, con una piccola botola apribile in grado di metterle in comunicazione.
Il diavoletto immaginato da maxwell
Il diavoletto immaginato da maxwell avrebbe avuto questa funzione: appena avrebbe visto avvicinarsi alla botola una molecola più veloce delle altre, avrebbe dovuto aprire la botola e farla passare nell’latra vaschetta. Poiché alla velocità delle molecole è associato il calore prodotto dalle stesse, progressivamente il risultato sarebbe stato di avere in una vaschetta tutte le molecole più veloci e nell’altra le più lente. La vaschetta con le molecole veloci sarebbe stata, dunque, più calda e quella con le molecole lente, più fredda. In questo modo sarebbe stato possibile violare il secondo principio della termodinamica e ridurre il livello di entropia in un sistema chiuso. Concettualmente l’idea di Maxwell era quella di ipotizzare fluttuazioni termodinamiche che possono determinare un diverso equilibrio in un sistema, e per questo ha suscitato nel tempo grandissimo interesse e curiosità. In fondo il tema della riduzione dell’entropia, o del caos, in un sistema chiuso quale può essere un partito politico o una coalizione, è una necessità costante anche per il mondo politico. A sinistra come a destra le fluttuazioni e l’agitarsi inevitabile delle molecole, a volte crea una sensazione di permanente e crescente disordine.
Questa è la ragione per la quale anche l’equilibrio apparentemente più solido e stabile, è in realtà in costante e crescente pericolo. Nella destra italiana c’è un personaggio che mi ricorda il modo di agire immaginato da Maxwell per il diavoletto. Si tratta di Guido Crosetto, attuale Ministro della difesa. Le sue dimensioni fisiche mastodontiche non sono proprio quelle di un diavoletto, poi però, quando parla, ha una voce suadente e perfino dolce, un garbo nel porsi e una pazienza nell’affrontare le polemiche, da farlo sembrare proprio un piccolo demone posto a guardia dei contenitori comunicanti dei partiti di centro destra con il compito di ridurre il caos e generare un nuovo equilibrio tra calore ed energia. Crosetto ha una storia politica particolare. La sua famiglia, di origini cuneesi, ha una solida tradizione industriale e fondamentalmente lui è un imprenditore.
Più volte nella vita ha fatto il pendolo tra l’impegno imprenditoriale e quello politico, spesso preferendo il primo. Comincia il suo impegno in Forza Italia, ma poi diventa uno dei fondatori di Fratelli d’Italia. Oggi si può dire che del partito di maggioranza, di cui è stato spesso coordinatore nazionale, è una delle figure di maggiore importanza e influenza. Come il diavoletto, spende tutta la sua energia per tappare falle, ricucire strappi, moderare slanci pericolosi e mettere in equilibrio termodinamico le cose. Proprio come il piccolo demone dell’esperimento di Maxwell. Riuscirà ad evitare, o almeno allontanare, che la litigiosità e il bisogno di visibilità dei leader e delle forze politiche alleate di Giorgia Meloni, generi la crisi che potrebbe essere fatale? Lo vedremo, sapendo che ogni esperienza è soggetta all’inevitabile entropia.
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