Secondo il sito indipendente OVD-Infogruppo che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia sono quasi seimila le persone arrestate nel Paese per le proteste contro l’invasione dell’Ucraina. Non solo: anche le madri dei militari spediti in guerra manifestano contro il Cremlino e il Presidente Vladimir Putin. “Li hanno ingannati – dice Andrey Kurochkin, vicepresidente del Comitato delle madri dei soldati russi, a Il Corriere della Sera – Fanno sempre così. I tempi cambiano, ma la guerra è sempre uguale”.

L’organizzazione era nata alla fine degli anni ’80 dopo che l’Armata Rossa era rimasta impantanata in Afghanistan dopo l’invasione alla fine degli anni ’70. Secondo quanto scrive il quotidiano molti ragazzi si sono ritrovati in guerra a loro insaputa: erano partiti per una esercitazione in Bielorussia della durata di un mese. “Mio figlio è partito per il servizio militare nel dicembre del 2021, e ora sta combattendo in Ucraina”, si legge sul canale Telegram del Comitato. Tanti sarebbero quindi militari di leva, non professionisti. “Due bambini”, i primi due militari russi fatti prigionieri dopo l’invasione del 24 febbraio. Così li aveva descritti Anton Gherascenko, consigliere del ministro ucraino degli Interni. Uno era Rafik Rakhmankulov, 19 anni, di Petrovka.

L’arresto era stato subito bollato come fake news dai media russi. I genitori dei due hanno invece raccontato a BBC e media indipendenti che i loro figli non sapevano di essere destinati all’Ucraina, nonostante la legge russa consenta l’invio dei soldati in zone di combattimento solo dopo quattro mesi dall’inizio del servizio professionale nell’esercito. “Non so se qualcuno ci ascolterà, ma è certo che questa mobilitazione così improvvisa di ragazzi ancora impreparati alla guerra non si era mai vista”, ha commentato Kurochkin che con l’organizzazione raccoglie i dati dei soldati di leva da trasmettere alla procura militare e al ministero della Difesa.

Sui social in Ucraina in questi giorni è stato molto condiviso il video di due giovanissimi soldati russi catturati. “Mamma e papà, non volevo venire qui”, dice uno dei due. “Vi voglio bene”, dice il secondo alla proposta di voler mandare un messaggio alla famiglia.

Secondo pareri tecnici militari i russi non hanno ancora spinto al massimo la propria macchina armata. Probabilmente la resistenza ucraina e le forze di Kiev erano stata sottovalutate da Mosca. Si procede al momento soprattutto con l’artiglieria. Al momento un convoglio di circa 60 chilometri delle forze russe è in colonna verso la capitale stamattina. Si potrebbe andare verso un vero e proprio assedio di Kiev. Dopo le sanzioni imposte dall’Unione Europea e dell’Occidente, il Presidente russo Putin ha messo in stato d’allerta le forze di deterrenza russe, vale a dire le forze strategiche dell’esercito che comprendono mezzi e sistemi militari di attacco e di difesa, tra cui le armi nucleari. Secondo le Nazioni Unite dall’inizio del conflitto, sei giorni fa, sono oltre 400 le vittime civili.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.