La composizione delle liste per le elezioni regionali in Liguria inizia a delinearsi. Specie nel campo largo, dove c’era più di un dubbio, specie per la presenza di Italia Viva dopo la svolta imposta da Matteo Renzi. Nel centrosinistra infatti è l’apertura dell’ex premier è stata accolta con differenti reazioni, qualche malumore è arrivato in particolare da Giuseppe Conte che solo qualche giorno fa reputava controproducente l’ingresso nella coalizione di Iv. A quel punto i centristi a sostegno di Andrea Orlando per il post Giovanni Toti hanno dovuto studiare un’alternativa alla presenza nelle liste del simbolo del partito renziano. E oggi è stata ufficializzata una lista a parte, i “Riformisti uniti per la Liguria”, che coinvolge +Europa, Italia Viva e Psi.

I veti di Conte funzionano, in Liguria la lista Riformisti uniti con Italia Viva, Psi e +Europa

L’indiscrezione era stata data più di una settimana fa, vista come una mossa studiata per aggirare il veto di Conte. E sarebbe stato Renzi stesso ad avallare la scelta di presentarsi insieme ad altre sigle per dimostrare garanzie ai nuovi alleati di Iv, dal Pd al M5s, passando anche per Avs. Con una nota di Mauro Gradi, coordinatore ligure di +Europa, Eugenio Musso, presidente ligure di Iv e Giorgio Brero, segretario ligure del Psi, è stata annunciata questa “lista ‘Riformisti uniti per la Liguria’ a sostegno di Andrea Orlando presidente, che sarà presentata ufficialmente con i relativi candidati nella prima parte della prossima settimana, non appena saranno completati i passaggi formali interni”.

In Liguria Azione va da sola

I tre partiti quindi in Liguria si sono accordati per correre insieme, mentre rimane fuori Azione, per sua volontà, pronta a correre da sola con un proprio simbolo. “Abbiamo atteso fino all’ultimo momento, con tanto di appello pubblico, nella speranza che Azione si unisse a noi, ma ancora una volta, come già alle elezioni europee, hanno scelto una corsa solitaria. La nostra alleanza rappresenta l’incontro tra l’anima liberaldemocratica e riformista, l’europeismo, il liberalsocialismo e le forze centriste”, si legge nella nota. “L’obiettivo è di lavorare per costruire una nuova Liguria, meno isolata e più autorevole. Uniamo le forze per lavorare ad un futuro migliore per la nostra regione e comunità, portando avanti politiche che pongano al centro i cittadini, le infrastrutture, lo sviluppo nel rispetto dell’ ambiente, il lavoro, l’inclusione sociale. Ci vogliamo impegnare a costruire un progetto di cambiamento concreto, capace di rispondere alle sfide del presente e di tracciare un percorso di crescita e innovazione per il futuro della Liguria, senza trascurare, anzi, il bisogno e la tutela dei malati e degli anziani”, concludono i tre dirigenti territoriali liguri.

Redazione

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