Le dichiarazioni del candidato
“Italia Viva rimane nella mia giunta”, la conferma del sindaco di Genova Bucci che smonta il campo largo in Liguria
Le ipotesi sono due. O i consiglieri e l’assessore di Italia Viva a Genova si sono ribellati ai dettami del proprio partito, oppure la composizione del campo largo in Liguria è tutt’altro che definita. Il sindaco di Genova, nonché candidato per la destra alle elezioni regionali, Marco Bucci ha infatti confermato che i membri di Iv non lasceranno la propria giunta. Come invece avevano chiesto da sinistra per avere garanzie di affidabilità da parte del partito di Matteo Renzi in vista di un annunciato ingresso nella coalizione progressista.
“Italia Viva rimane nella mia giunta”, la conferma del sindaco di Genova Bucci
Renzi stesso aveva dichiarato che per far sì che Iv fosse accolta nel campo largo in Liguria era pronto a dire ai suoi di lasciare Bucci, ma di fatto non è successo. Anzi. “L’assessore e i consiglieri di Italia Viva rimangono nella Giunta, almeno così mi hanno detto personalmente, molte persone di quella parte hanno rinunciato ad andare nel campo largo e rimangono con noi, lo stesso vale con alcune persone di Azione e tante persone che sono sempre state a sinistra ma oggi vengono con il ‘fare'”, ha dichiarato il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria su SkyTg24. Affermazioni che smentiscono quindi o Renzi o l’unità del suo partito.
“Il problema non è partitico, centrodestra o centrosinistra, ma soltanto la voglia di costruire il futuro della Liguria per i nostri figli e affidarsi a chi le cose ha dimostrato di saperle fare anziché affidarsi a chi ha sempre detto che queste cose sono inutili e bisogna fare la decrescita felice, persone che nella loro vita non hanno mai dato prova di essere in grado di costruire qualcosa per il futuro” ha aggiunto Bucci.
Bucci: non vogliamo la Liguria nelle mani dei signori del no
Poi Bucci, sempre durante il programma Start di SkyTg24, ha spiegato le motivazioni dietro la sua candidatura: “Non vogliamo lasciare la Liguria nelle mani dei signori del no, di quelli che non sanno fare le infrastrutture e addirittura dicono che non vanno fatte, sostenendo la decrescita felice. Queste per noi sono cose inaccettabili. È questa la parte fondamentale, nulla a che vedere con le vicende precedenti di cui non commento nulla perché sono abituato a non commentare il lavoro dei magistrati”. In merito all’inchiesta che vede coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti, il sindaco di Genova evita di parlare: “Non ne parliamo, non è questo il problema. La sfida è portare Genova e Liguria sul cammino intrapreso anni fa, che ha dato un sacco di risultati, e vogliamo si continui così”. Poi il messaggio agli avversari: “Un politico di fama, Calenda, ha detto che lui non si associa se si fa polemica su giustizialismo. Se continuano a parlare di queste cose anziché di programmi e di futuro, non fanno altro che rompere il campo largo, stretto o mezzo stretto”.
Bucci non rinuncia al ruolo di commissario per la diga
Altro tema è quello del ruolo di commissario per la costruzione della nuova diga del porto di Genova. Un ruolo che Bucci non intende lasciare: “Non esiste un conflitto tra l’incarico politico e quello di commissario straordinario, andremo il Cassazione il 26 settembre perché pur essendo stati sconfitti due volte alcuni cittadini, pensi un po’ di che parte, pensano di dover andare addirittura in Cassazione, sta di fatto che siccome la campagna elettorale è molto corta discuteremo con il ministro o il presidente del Consiglio e vedremo il da farsi. È un discorso amministrativo-legale, non esecutivo”.
© Riproduzione riservata