“I cristiani, ma direi tutte le persone, devono fare il possibile per salvare le vite umane. Un solo morto in mare è una sconfitta per tutti”. Lo ricorda il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, in un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha affrontato la questione delle Ong accusate di complicità con gli scafisti nel soccorso dei migranti in mare. Zuppi ha ricordato che se vi sono responsabilità o collusioni, è essenziale condannarle senza però criminalizzare l’intero impegno umanitario, includendo la Guardia Costiera, che svolge la maggior parte delle operazioni di salvataggio: “Nel nostro mare affogano migliaia di donne e neonati, il problema non è Casarini”, ricorda tornando sul fatto che possa aver tradito la buonafede di chi ha fatto donazioni.

Guerra, superamento della logica miliare

Il cardinale non ha solo affermato che l’umanità deve agire per salvare vite umane,  ma è anche tornato a parlare dell’ incarico di Papa Francesco, di fermare la guerra in Ucraina. Zuppi indica “progressi in corso”. Ha visitato Kiev, Mosca, Washington e Pechino, evidenziando il riconoscimento del ruolo della Santa Sede sia da parte russa che ucraina. Nonostante ciò, il cardinale esprime la necessità di ottenere più risultati, specialmente per il ritorno dei bambini coinvolti nel conflitto.

Zuppi propone un cambiamento di prospettiva per raggiungere la pace, suggerendo di superare la logica della vittoria militare come unica opzione e di vedere il dialogo come resa. Riguardo alla Cina: “È una grande e indispensabile risorsa. E può certamente aiutare a trovare la pace in Ucraina”.

Zuppi sul Presepe nelle scuole: “Può diventare divisivo”

Infine, il cardinale Zuppi ha commentato la polemica generata dalla proposta di legge di Fratelli d’Italia riguardante il presepe nelle scuole. Esprime la preoccupazione che il presepe, elemento ricco di umanità e divinità, possa diventare divisivo anziché un simbolo di unità. “A volte con la giusta preoccupazione dell’accoglienza pensiamo che questa significhi nascondere la storia, i tratti della nostra casa”.

Redazione

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