Dopo il bliz del 9 agosto con cui i caschi bianchi hanno chiuso i lidi di Posillipo, il Comune ci ripensa e fa dietrofront: “È stata sospesa l’esecuzione del provvedimento di annullamento in autotutela dell’esito positivo della SCIA e d è stato assegnato un ulteriore termine di 10 giorni per produrre la documentazione integrativa.” Lo rende noto l’assessore alle attività produttive del Comune di Napoli, Rosaria Galiero.

L’Amministrazione comunale, “per il tramite degli uffici competenti”, precisa che “dovranno essere comunque rispettate le prescrizioni della circolare dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale in ordine alla sospensione dell’attività in caso di evidenti condizioni meteo avverse e/o in relazione agli avvisi di allerta meteo diramati dai servizi di Protezione Civile regionali”.

Il comune aveva preso la decisione motivandola con “il rischio di dissesto idrogeologico di frane e inondazioni”, come cita la notifica del ritiro della Scia, Segnalazione certificata di inizio attività edilizia, che, secondo la ricostruzione del Mattino, sarebbe stata rilasciata appena cinque giorni prima dal Comune stesso. La Scia autorizzava l’impianto delle attrezzature come costruzioni in legno il più delle volte amovibili, pedane, ombrelloni e affini.

Stesso provvedimento è stato notificato a tutti i lidi di Posillipo tra cui il Bagno Elena, il lido Marechiaro e Lo Scoglione. Nella nota del 9 luglio dell’Autorità di Bacino, citata dal Mattino, si legge: “nell’imminenza della fase apicale della stagione balneare, con specifico riferimento alle concessioni demaniali marittime ed a proposito della possibilità di installare, a servizio delle stesse, strutture stagionali amovibili, vi è la contemporanea esigenza di garantire la massima ricettività turistica, in linea con le previsioni del Pnrr e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di snellimento delle procedure, e di assicurare l’incolumità delle persone e delle cose”.

Nella stessa circolare c’è scritto che “considerato che la realizzazione delle strutture in parola potrebbe favorire la presenza di persone in areali riconosciuti a rischio idrogeologico molto elevato, i Comuni dovranno impegnarsi a porre in essere le necessarie misure di prevenzione utili a garantire la salvaguardia della pubblica e privata incolumità”.
Per l’Autorità di Bacino “in particolare, gli stessi dovranno definire ed attuare un programma di monitoraggio e controllo per una gestione in sicurezza delle stesse aree, inibendone la fruizione in caso di evidenti condizioni meteo avverse o in relazione agli avvisi di allerta meteo diramati dai servizi di Protezione Civile regionali”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.