Basterà un solo magistrato in più a risolvere le criticità degli uffici giudiziari napoletani? Forse sarà utile a snellire i tempi di alcuni processi, forse consentirà ai colleghi di sentire meno affanno sul collo ma appare poca cosa rispetto alle reali soluzioni che sembrano necessarie per rendere la giustizia, da queste parti, più fluida, più tempestiva e di conseguenza più giusta. Non si contano le volte in cui sono state sottolineate da più parti le gravi disfunzioni nel funzionamento degli uffici giudiziari campani, dovute anche in larga parte alle carenze negli organici di personale amministrativo in primis, e di personale togato.

È di ieri la notizia che la III Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha pubblicato trenta posti delle piante organiche flessibili. Si tratta di giudici o pubblici ministeri che vengono assegnati al distretto per far fronte alle situazioni, anche momentanee, di criticità. Si va da Bari a Venezia. A Cagliari, Caltanissetta, Catanzaro, Genova, Messina, Potenza e Salerno sono offerte due posizioni. A Reggio Calabria invece sono tre. In tutte le altre città, tra cui Napoli ma anche Roma, Milano e Torino, una sola. Un magistrato. Il vice presidente del Csm, David Ermini, ha spiegato: «Non è facile aiutare tutti gli uffici in difficoltà. L’emergenza della mancanza dei magistrati deve essere considerata un’emergenza nazionale: lavorano tanto e sono pochi. Questo bando è un tentativo di porre rimedio a una situazione che deve essere considerata un’emergenza nazionale, perché le scoperture delle piante organiche sono di oltre 1600 unità». La delibera è stata approvata all’unanimità dal plenum. Bene ma a Napoli con un solo magistrato in più cosa si risolverà?

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).