Ha la voce rotta dal pianto che non riesce a trattenere la showgirl Paola Caruso che nel salotto di Silvia Toffanin “Verissimo” torna a parlare del dramma vissuto in Egitto. Una vacanza finita in tragedia. Michele, il suo bimbo di tre anni, si è sentito male in un villaggio turistico di Sharm El Sheik. Iniziò ad avere la febbre alta, dopo i medicinali di routine, il bimbo continuava ad avere la temperatura alta e così e il medico della struttura dove alloggiavano la Caruso e il figlio consigliò una siringa di un medicinale non ben specificato. Un po’ titubante, la Caruso accettò e fece fare la siringa al bimbo. Da lì le conseguenze sono state drammatiche.

Il bimbo non ha più camminato, ha un problema alla gamba che forse lo costringerà a portare un tutore per tutta la vita. E così ha raccontato a Silvia Toffanin come stanno le cose oggi.  “Ha migliorato l’uso della gamba, ma non muove ancora il piede“, spiega la showgirl. “I dottori hanno detto che questo significa che il danno che è stato fatto è permanente, dovrà portare il tutore per sempre” ha spiegato Paola Caruso che non riesce a perdonarsi quella scelta.

“Mi sento impazzire, non riesco a perdonarmelo. Mio figlio sta pagando per una decisione che ho preso io”, spiega in lacrime Caruso. Ma forse c’è una speranza per Michele. “I dottori mi hanno detto di essere realista, di smetterla di pensare che si possa risolvere – ha detto Paola – Io, però, voglio provare a portarlo in uno dei centri migliori del mondo che si trova negli Stati Uniti, nella speranza che possa migliorare“. Ma il piccolo ha avuto conseguenze anche emotive. “Mio figlio si è indurito – ha raccontato Paola Caruso – lo vedo che si è indurito nei confronti della vita. Così piccolo e già così tanta sofferenza. Mi chiede sempre se dovrà portare il tutore tutta la vita e io gli dico di no. Ma mento”.

Di quella vacanza maledetta Paola Caruso aveva raccontato tutto nei dettagli, presentando poi una denuncia contro il medico egiziano che si prese cura del figlio quel giorno. “Michele aveva la febbre e il medico di turno gli ha fatto una puntura e subito dopo quel momento ha iniziato ad avere problemi di deambulazione”, aveva raccontato Caruso.

Fa questa puntura al sedere e il bambino ha iniziato a gridare”. La madre ha cercato di rassicurarlo, pensando che fosse solo il male per la puntura. Poco dopo, però: “Ha provato ad alzarsi ed è caduto dal letto, non sentiva più la gamba. Siamo andati subito in ospedale e lì i medici hanno immediatamente capito che c’era stata una lesione del nervo sciatico”. Al bimbo è stato iniettato un medicinale tossico che gli ha causato una paralisi del nervo sciatico.