Non sono più due cuori nella pallavolo: quelli di Paola Egonu e Michal Filip. Relazione finita, frequentazione terminata, come ha raccontato la pallavolista, sportiva tra le più mediatiche e influenti degli ultimi anni, in un’intervista a Vanity Fair,. “Ci siamo frequentati per un po’. È già finita”. E aveva anche ammesso di cercare “una persona sicura di sé, che mi sappia stare accanto senza paura. Possibilmente non uno sportivo”, perché “tradiscono. Sono tutti sposati con figli, poi vai in trasferta e li becchi a fare serata con altre ragazze. Inconcepibile: investi del tempo per creare un legame con una persona, poi ti viene voglia di sc…re e butti tutto nel cesso? È un inferno per noi donne”.

Egonu sarà questa sera protagonista a Sanremo, dove farà da co-conduttrice. È nata a Cittadella, in provincia di Padova, padre camionista e madre infermiera, entrambi nigeriani. Soltanto lo scorso luglio Egonu ha trascinato l’Italia allo storico, primo trionfo delle azzurre in Nations League. Lei premiata come migliore giocatrice del torneo. Dopo l’addio al Conegliano, aveva ricominciato la stagione in Turchia, nel VakifBank Istanbul. Proprio in Turchia dove gioca Filip: opposto classe 1994, polacco, maglietta del Develi Belediyespor. I media aveva parlato parecchio la scorsa estate della vacanza della coppia in Sardegna con gli amici e del viaggio a Varsavia della coppia.

Relazione finita: adesso la sportiva è single. Qualche anno fa la pallavolista era stata legata a una compagna di squadra, Kasia Skorupa. “A me piacciono le persone, il genere conta poco”. E poi aveva aggiunto. “Ho ammesso di amare una donna – a Il Corriere della Sera – e lo ridirei, non mi sono mai pentita. E tutti a dire: ecco, la Egonu è lesbica. No, non funziona così. Mi ero innamorata di una collega ma non significa che non potrei innamorami di un ragazzo o di un’altra donna. Non ho niente da nascondere però di base sono fatti miei”.

Stasera a Sanremo porterà un monologo che parlerà anche di razzismo. “L’Italia è un paese razzista, ma non tutti sono razzisti o tutti cattivi, ma se mi chiedete se c’è razzismo la risposta è sì – ha detto in conferenza stampa – L’Italia sta migliorando da questo punto di vista e non voglio fare la vittima, ma dico come stanno le cose”. La campionessa ha anche preso le distanze dalle dichiarazioni riportate in un’intervista a Vanity Fair“se mai dovessi avere un figlio di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io” – e ha detto di non aver “mai detto quella frase” e che si trattava di un episodio preciso: “Prima della pandemia, c’erano un sacco di casi in America, quando è nato il movimento Black Lives Matter. Io e mia sorella ne abbiamo parlato preoccupate: caspita, ci siamo dette, un domani potrebbe essere mio fratello, mio figlio. Era una preoccupazione, non ho detto che far nascere un bimbo di colore in Italia sarebbe stato condannarlo all’infelicità. Io non sono infelice, anzi sono molto felice. Quella frase è una esagerazione”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.