Dalle polemiche per il libro “Il mondo al contrario”, con posizioni contro le ‘afflizioni della società’, a partire dai gay (“non siete normali”), dai migranti (“si spende più per un immigrato regolare che per una pensione minima di un connazionale”), dai radical chic, dagli animalisti, dagli ambientalisti e dagli occupanti abusivi delle abitazioni “che prevalgono sui loro legittimi proprietari”, alla promozione a Capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri.

Quattro mesi dopo, il generale Roberto Vannacci ottiene un nuovo incarico dopo essere stato destituito dalla sua posizione di comando presso l’Istituto Geografico Militare di Firenze e assegnato alle forze operative terrestri, ma continuerà a operare nella sede toscana. A riferirlo riferisce La Gazzetta di Lucca, città nella cui provincia, a Viareggio, vive il militare finito quest’estate alla ribalta delle cronache e delle polemiche per quanto scritto nel suo libro ‘Il mondo al contrario’, per giorni al primo posto della classifica di vendite dei libri su Amazon. Il comando a cui è stato ora assegnato, riferisce La Gazzetta di Lucca, è una delle aree di vertice dell’Esercito italiano ed è responsabile dell’indirizzo delle attività di approntamento e costituisce lo staff per il capo di stato maggiore esercito per le problematiche connesse alla generazione delle forze per le operazioni, l’addestramento, l’approntamento, la simulazione, la validazione/certificazione/standardizzazione delle G.U. e unità operative e le informazioni tattiche.

Vannacci: “Incarico in linea con mio grado, libro non ha violato norme”

Raggiunto dall’agenzia Adnkronos, Vannacci commenta: “Già da domani sarò a Roma per il mio nuovo incarico di capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terresti. Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza. Un incarico prestigioso – spiega il generale – che assumerò con grande determinazione e passione e che mi vedrà nella Capitale dove presterò servizio. Un comando che si occupa della validazione delle unità che devono partire con ruoli operativi all’estero, della loro preparazione, del loro addestramento”.

Tornando alle polemiche dopo la pubblicazione del libro, Vannacci spiega di essere stato sempre “assolutamente convinto di non aver violato alcuna norma né legale né disciplinare. Così come ero certo che una volta fatti gli approfondimenti tutto sarebbe tornato nell’alveo della normalità. Non ho mai temuto per la mia carriera nonostante le polemiche”. Riscriverebbe un libro? “Se lo dovessi fare la prima chiamata – ironizza – la farei a Matteo Pucciarelli e Aldo Cazzullo per ripetere l’operazione di marketing che ha portato tanto successo al mio libro in Italia e con quattro contratti firmati con case editrici all’estero che lo pubblicheranno in Germania, Romania, Spagna e Slovenia”.

Un libro di 357 pagine, autoprodotto dallo stesso Vannacci, ex capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto Geografico Militare, schizzato in pochi giorni al primo posto della classifica di vendite dei libri su Amazon.

Fonti Difesa: “Nomina Vannacci non è una promozione”

Quella di Vannacci ‘non è una promozione’ precisano fonti della Difesa, aggiungendo che il ruolo ‘non comporta relazioni con altre istituzioni’. Vannacci, affermano le fonti della Difesa, ‘dipenderà dal vice comandante delle Forze operative terrestri/Comando operativo Esercito e non avrà autonomia decisionale diretta. Sara solo comandante dei propri capi ufficio’.

Redazione

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