Pubblichiamo l’intervento in Aula di ieri del deputato Roberto Giachetti in seguito all’informativa del Ministro Crosetto.

«Signor Presidente, Signor Ministro. A me francamente non appassiona molto questo dibattito. Non vedo alcuno scandalo nelle sue parole. Anzi, direi che viene a raccontarci qua dentro di aver scoperto l’acqua calda, cosa che sicuramente è una grande invenzione che le fa onore. E semmai quello che un po’ mi infastidisce è la sua parziale ritrattazione o reinterpretazione di quello che ha detto a ragione la collega Serracchiani. Lei ha detto una cosa molto precisa e se noi chiudessimo le finestre per fare in modo che non circolasse in quest’aula, in quest’aula non un vento ma un tornado di ipocrisia, sapremmo perfettamente che lei ha detto qualcosa che, come ha ricordato il collega Costa, accade da anni in questo Paese. Qualcuno davvero può negare che da anni una parte della magistratura non tenta, condiziona la vita dei governi e in parte anche la politica? Qualcuno qua dentro può effettivamente affermare che questo non sia vero e che quindi quello che lei ha detto in modo anche molto edulcorato, rappresenta una realtà che ci accompagna da trent’anni. E giustamente qualcuno ha ricordato la vicenda di Mani Pulite, aprendo solo alcuni episodi nei quali è certificato che questo è accaduto. Non voglio ritornare a Mani Pulite, ci ritorno solo perché continuare a sentir parlare uno dei protagonisti di Mani Pulite ancora in questi anni come Davigo, con quello che è stato capace di dire rispetto ai suicidi e alla mancanza di fonti… Dico al collega Costa che ci pone un problema non di test attitudinali e non di test psicologici nei confronti di alcuni magistrati, ma di test psichiatrici nei confronti di chi si permette soltanto di dire una cosa del genere.

Ma poi ci sono state delle cose che hanno riguardato, signor Presidente, anche questa maggioranza. Perché qualcuno ricorda che durante una sessione internazionale, nel 1994, arrivò al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un avviso di garanzia per il quale, lo dico alla collega Serracchiani se vincesse effettivamente l’obbligatorietà dell’azione penale, oggi qualcuno dovrebbe aprire un fascicolo. Perché il direttore del Corriere della Sera di recente ci ha detto che quel avviso di garanzia arrivò al Corriere della Sera 8 ore prima che arrivasse a Berlusconi. È un reato o non è un reato questo? E perché in base a l’obbligatorietà dell’azione penale, non si procede nei confronti ovviamente del direttore e soprattutto di chi gliel’ha fatta avere? Dov’è l’obbligatorietà dell’azione penale? Lo sappiamo, è un’altra finzione, un’altra ipocrisia attraverso la quale si decide su quali fascicoli si va e si va avanti oppure no. Ma stiamo parlando di una persona che è inseguita anche da morto. Lo dico anche nei confronti della collega Serracchiani e del Partito democratico, devo dire che oggi sono stato colpito dalla moderazione della collega dei 5 Stelle. Rispetto all’intervento della collega Serracchiani, però, vorrei ricordarle che viene da una vicenda politica nella quale il presidente del Consiglio Prodi fu fatto saltare attraverso un’indagine che parte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nel 2006. Nel 2008 viene arrestata la moglie del ministro della Giustizia. Il ministro della Giustizia si dimette e fa saltare il governo Prodi. E chi l’ha prodotta questa cosa? Poi la moglie di Mastella e tutta la vicenda Mastella assolti, vengono indagati. Salta il governo e vengano assolti. Però non si può dire che la magistratura in qualche modo condiziona la vita politica di questo Paese.

E vorrei citare un terzo esempio, non me vorrete. Ma c’è un altro signore che ha vissuto una vicenda un po’ condizionata dalla magistratura. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel 2014 la Procura di Firenze, su esposti di un dipendente del Comune, lo accusa di aver soggiornato per un periodo in cui era sindaco di Firenze in un appartamento a pochi passi da Palazzo Vecchio, ospite di Marco Carrai. Archiviato però nel settembre 2014, la Procura di Genova apre un’indagine nei confronti di Tiziano Renzi con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento di una società di distribuzione pubblicitaria e giornali. Caso archiviato a luglio 2016. Marzo 2016 Procura di Potenza, Tempa Rossa archiviato nel 2017. Nel frattempo si è dimessa la ministra Guidi. Luglio 2016 inchiesta fondi Onu verso i fratelli Conticini di cui Andrea, cognato di Matteo, viene indagato. Assolto nell’ottobre 2023. Dicembre 2017 Procura di Arezzo Banca Etruria contro il padre della ministra delle Riforme istituzionali Boschi, assolto nel giugno 2022. Novembre 2005 Procura di Firenze, inchiesta Open è ancora in corso, cinque volte interviene la Cassazione dicendo che sono state fatte delle prese di documenti che non potevano essere presi. Interviene anche la Corte Costituzionale, ma si va avanti. I magistrati fanno come nulla fosse. E aggiungo, signor Presidente, che il tema ce lo troveremo adesso con la vicenda Ferri, per esempio della magistratura che in barba alla Costituzione intercetta i parlamentari e non può farlo. È un tema dal quale non si può sfuggire.

Poi c’è anche il problema che quella che ancora sopra tutti dovrebbe darci garanzia che è la Corte Costituzionale. Dobbiamo capire che è successo perché il vicepresidente della Corte Costituzionale ci ha detto che sul caso Ferri c’è stata una decisione della Corte Costituzionale che, per non creare problemi all’impostazione data dalla Cassazione, ha deliberato in modo opposto alla Costituzione, stravolgendo la Costituzione. Lo ha detto uno che ha partecipato a quella visione. Qual è il compito della politica? Non dobbiamo dibattere del sesso degli angeli.

Qui dentro si fanno le riforme. Ministro, qui dentro si fanno le riforme e non le fate. Separazione delle carriere. Giochiamo con le audizioni. Siamo fermi, non si sta facendo nulla e lo sapete benissimo. Non avete la possibilità di farlo. Sul tema dei fuori ruolo forse dobbiamo porci, oltre che quello che stanno nei ministeri, anche quelli che ci avete del governo. Perché qualche emissario della magistratura nel governo che impedisce che si vada avanti con le riforme forse ve lo dovreste pure mettere da parte. E abuso della custodia cautelare. Un terzo detenuto in attesa di giudizio ci dovrebbero stare, che poi spesso e volentieri vengono considerati innocenti e rimessi in libertà. E magari si pagano pure le cose perché sono stati dentro. Che fine hanno fatto le carceri, le pene alternative, i suicidi? Avete fatto un garante con tutto il rispetto per i detenuti che non è mai stato in carcere. Potrei continuare con l’abuso d’ufficio. Mi spinge il fascicolo del magistrato se il gioco delle tre carte e poi se il tema del ministro, l’ordine di grazia programmatiche che è quello della depenalizzazione.

Ecco, chiudo su questo signor ministro. Le chiacchiere stanno a zero. Purtroppo stanno a zero anche gli atti. Non solo non fate le riforme, ma a proposito di depenalizzazione, avete messo in campo 15 nuovi reati e aumentato le pene per non so quanti reati. Avete fatto il reato in materia di immigrazione clandestina, quelli che devono essere arrestati in tutto il mondo, l’abbandono dei rifiuti, la contravvenzione per chi punisce, abbatte e cattura gli orsi bruni. Siete riusciti a creare un reato anche per chi abbatte gli orsi bruni. Potrei continuare… E allora la vostra colpa e la sua responsabilità è che, al di là delle dichiarazioni, voi avete la maggioranza per fare le riforme che sapete essere necessarie non a combattere la magistratura, ma a garantire al Paese una civiltà giuridica accettabile. E invece avete paura. E le riforme non le fate. Non le farete perché in qualche modo siete sotto ricatto anche voi? Grazie».