Opposizione giudiziaria? "Opinioni personali"
Crosetto conferma preoccupazioni su magistratura: “Tendenze evidenti ma tavolo di pace per fermare scontro dal ’94”

“Io penso che tutti gli organi costituzionali devono operare nella libertà e nella tranquillità istituzionale e che nessuno debba sentirsi sotto attacco dall’altro o limitato. Per questo alcune dichiarazioni mi hanno preoccupato”. Sono le parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto in aula alla Camera per l’informativa urgente del governo in merito alle sue recenti dichiarazioni sulla magistratura (“opposizione giudiziaria) rilasciate alla stampa. Un intervento avvenuto di buon mattino (intorno alle 9) in un’Aula della Camera decisamente poco affollata. Accanto a Crosetto, c’è il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Presenti anche i ministri Roberto Calderoli e Paolo Zangrillo.
“Il mio – spiega – non è stato un attacco alla magistratura, le mie sono state riflessioni e preoccupazioni relative ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente”. Nell’informativa urgente, il ministro della Difesa afferma di aver parlato perché, racconta, “mi era stato riferito che in varie riunioni ufficiali della magistratura e congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito”.
Crosetto e magistratura: “Serve un tavolo di pace”
Poi Crosetto lancia una possibile soluzione: “Ciò che a me ha preoccupato molto e colpito negativamente per il mio Paese era il senso di attacco che vivevano questi magistrati. Noi parliamo di tavoli di pace, probabilmente sarebbe l’ora di costruire un tavolo di pace dove si costruiscono le regole della convivenza per i prossimi anni, perché noi non possiamo portare avanti questo scontro dal ’94 ad oggi senza riportare la discussione all’interno di quest’Aula che, per la Costituzione, è il luogo dove le regole vengono fatte”.
Crosetto e l’opposizione dei magistrati: “Opinioni personali”
Per Crosetto quelle rilasciate nell’intervista al Corriere della Sera, dopo una ventina di domande, sono opinioni personali. Il 26 novembre scorso disse: “A me raccontano di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni. Siccome ne abbiamo viste fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle Europee…”.
Oggi spiega: “E’ la seconda volta che sono in quest’Aula a parlare di questo tema, di un tema che non mi riguarda e mi scuso con il collega di grazia e giustizia Carlo Nordio, che è qua a fianco a me, a seguito non di un atto normativo, non di un intervento legislativo, di nulla che riguardi la mia attività di governo ma a seguito di un’intervista, nella quale alla fine, dopo una ventina di domande, rispondevo a una domanda e citavo, inopportunamente probabilmente per qualcuno che ritiene che io spieghi le mie opinioni personali rilasciate in un’intervista e non in Aula. Ma c’è la mia disponinibilità a farlo per il rispetto che mi lega a questa istituzione e che mi concede di spiegare oggi quelle parole a cui non ho dato il peso che qualcuno ha voluto dare, ma che ritengo abbiano peso”.
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