Basta “ultimatum” perché “il governo non lavora” e “perde il suo senso di esistere”. E poi ribadisce: “Per me non c’è un governo senza 5 Stelle e non c’è un governo Draghi”, in riferimento alle voci di un possibile Esecutivo bis ma senza l’appoggio dei pentastellati. E’ un Mario Draghi che appare tranquillo nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi con i ministri del Lavoro Andrea Orlando e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. “Se riesce a lavorare il Governo continua, se non riesce a farlo non continua” precisa il premier che non appare preoccupato delle continue minacce del partito di Giuseppe Conte e Beppe Grillo perché “questa situazione di fibrillazione il governo l’ha affrontata abbastanza bene”.

Draghi continua a tenere la porta aperta ai 5 Stelle e spiega che “quando ho letto la lettera (con i nove punti indicati da Conte, ndr) ho trovato molti punti di convergenza con l’agenda di governo“. Tra questi nove punti c’è infatti il salario minimo su cui il Draghi ha annunciato: “È stata approvata in Europa la direttiva sul salario minimo, il governo intende muoversi in questa direzione”.

In vista di giovedì 14 luglio, giorno in cui il Dl Aiuti sarà all’esame del Senato con i 5 Stelle pronti a votare contro la fiducia, Draghi lancia la palla al presidente della Repubblica: “Bisogna chiedere al presidente Mattarella” risponde ai giornalisti che chiedevano se il governo sarà rinviato alle Camere in caso di mancato appoggio del partito di Conte. Poi ritorna sugli  ultimatum: “Lo dico a chi a settembre promette sfracelli: così il governo non lavora“. Un chiaro riferimento a quei partiti che già da qualche tempo sono proiettati alle politiche in programma nella primavera del 2023. Stop alla campagna elettorale dunque.

Sul salario minimo e l’andamento dell’economia in Italia, Draghi spiega: “Nei mesi scorsi ho parlato di un nuovo patto sociale per la continuazione della crescita e la tutela del potere di acquisto delle famiglie, l’economia italiana continua a crescere, ma le previsioni sono piene di rischi, a cominciare dal costo della vita. La nostra economia sta andando meglio delle attese, ma sarei esitante a dire lo stesso per i prossimi mesi”, ha aggiunto. “Dobbiamo difendere pensioni e salari e per far questo serve un coinvolgimento pieno del governo con le parti sociali“. A tal proposito l’incontro di oggi con i sindacati “è stato molto positivo”.

Draghi ha visto anche il segretario del Pd. “Letta portatore di buone notizie? Potrebbe essere piacevole… No, abbiamo parlato della situazione ma non mi ha dato buone o cattive notizie”.

Redazione

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