Se c’è una guerra che Hamas sta vincendo è quella della comunicazione.

Il terrorismo che diventa resistenza. Il racconto dei combattenti per la libertà contro la super potenza capitalistica di Israele che fa breccia nei salotti e nei social media.

Di fronte a questo racconto distorto della realtà passato sotto una sapiente operazione di marketing, riteniamo che la missione dell’informazione non si limiti al sacrosanto dovere di raccontare i fatti per quello che sono. Ma riteniamo che un giornale debba anche avere il coraggio di difendere i valori che rappresenta. Un riformista oggi non può che scegliere di stare dalla parte della democrazia, della libertà.

E quindi, Il Riformista ha scelto di schierarsi al fianco di Israele. Per questo, aderiamo alla manifestazione indetta dalla comunità ebraica romana martedì 5 dicembre a Roma. E invitiamo i lettori a fare lo stesso. Per dire no all’antisemitismo, che troppo spesso indossa la maschera socialmente accettabile dell’antisionismo. Per dire no al terrorismo, che certi ideologici vorrebbero vendere come resistenza.