Le 'profezie' del giornalista
Il ‘veggente’ Scanzi, discepolo di Travaglio che non ne indovina una (dal tennis al Coronavirus)
![Il ‘veggente’ Scanzi, discepolo di Travaglio che non ne indovina una (dal tennis al Coronavirus) Il ‘veggente’ Scanzi, discepolo di Travaglio che non ne indovina una (dal tennis al Coronavirus)](https://www.ilriformista.it/wp-content/uploads/2020/09/scanzi-900x600.jpg)
Per essere uno che si spaccia per tuttologo, Andrea Scanzi non ne becca una. Il giornalista del Fatto Quotidiano, ‘discepolo’ del direttore Marco Travaglio e opinionista principe di Facebook, dove quotidianamente dedica ai suoi followers le sue idee sullo scibile umano, è incappato nell’ennesima previsione sbagliata.
Scanzi dedica nella giornata di martedì un post al tennis, in particolare agli Internazionali di Roma che ieri hanno visto concludersi il primo turno. Un passaggio è dedicato al match tra Lorenzo Musetti e Stan Wawrinka: il primo è un 18enne italiano di belle speranze, già finalista dello Us Open Juniores del 2018 e vincitore dell’Australian Open Juniores nel 2019; il secondo è considerato tra i migliori tennisti di questa generazione, capace di vincere tre tornei dello Slam (l’Australian Open 2014, il Roland Garros 2015 e lo US Open 2016).
Per Scanzi il giovanissimo Musetti è quindi il “classico tennista italico tutto talento e poco agonismo”, bravo nel superare le qualificazioni per accedere al main draw del Master 1000 ma “troppo bello e piacione (sin qui almeno) per poter essere un campionissimo”. Il pronostico di Scanzi? “Stasera può far bella figura con Wawrinka, anche se ovviamente come pronostico parte chiusissimo (salvo suicidi elvetici, e chi lo sa!)”.
Risultato? Musetti è il primo tennista classe 2002 ad ottenere una vittoria in un torneo Master 1000, con l’elvetico Wawrinka sconfitto col risultato di 6-0/7-6 a suon di palle corte e rovesci a una mano.
L’ennesima ‘profezia’ del giornalista del Fatto Quotidiano, che già il 25 febbraio scorso dimostrava di non prenderne mezza quando durante una diretta su Facebook si sfogava sull’argomento Coronavirus, a suo dire “non una malattia mortale porca puttana di una troia ladra”, per prendersela poi col “delirio collettivo” su Covid-19, quando però era già più di 300 le persone contagiate nel Paese.
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