Poi ottengono la diffida e si lamentano
Il video del papà massacrato dagli ultras del Bari davanti al figlio in lacrime: voleva recuperare lo zainetto ma c’era la protesta… Quelli del Napoli si picchiano tra loro

Tra gli ultras e le bestie spesso la differenza non esiste. Gli ultimi episodi sono relativi allo scorso weekend calcistico dove tra serie A e serie B abbiamo assistito ad eventi sconcertanti, spesso anche nell’indifferenza o con il tardivo intervento di chi dovrebbe controllare l’ordine pubblico all’interno e all’esterno degli stadi. Premessa: discorso a parte meritano le tifoserie di Milan e soprattutto Inter, al centro da tempo di omicidi, arresti e collusioni con la ‘ndrangheta).
A Bari papà massacrato per lo zainetto del figlio
Tornando al delirio dell’ultimo weekend, sta circolando in rete da ore il video di un papà massacrato di botte davanti al figlioletto perché decide di opporsi agli ordini degli ultras del Bari, squadra di serie B in protesta da mesi contro la dirigenza rappresentata dalla famiglia De Laurentiis. Il verbo del tifo organizzato era quello di lasciare gli spalti a metà primo tempo della gara vinta 1-o contro il Pisa per proseguire all’esterno dello stadio San Nicola la protesta contro la società. Il povero genitore viene massacrato di botte perché, nonostante avesse obbedito all’ordine ultras (con buona pace per il figlioletto che pensava di andare in curva a vedere una partita di calcio), chiede una volta fuori di tornare all’interno della gradinata per recuperare lo zainetto del figlio, lasciato lì nel corso delle fasi concitate della protesta (dove o esegui subito l’ordine o rischi seriamente di essere picchiato).
Il video del linciaggio: bimbo in lacrime, polizia arriva dopo
Una richiesta assurda per le brillanti menti del tifo organizzato. Una richiesta da punire senza se e senza ma, incuranti della presenza del bambino. Così l’uomo viene letteralmente massacrato di botte fino all’arrivo di un blindato della polizia. In un primo memento viene preso a calci e pugni dal branco, poi si alza, si avvicina al figlio e lo rassicura mettendogli una mano sulla testa. Pochi istanti dopo però la punizione continua: si avvicina un altro facinoroso che gli rifila un pugno in pieno volto. L’uomo, nonostante sia grosso fisicamente, cade a terra davanti al figlio in lacrime. L’aggressione non si ferma e, supportato da altri due valorosi ultras, il capo branco continua a rifilare calci e pugni. Il papà cerca di difendersi come può mentre il figlio viene preso in braccio da altri tifosi. Poi arriva la polizia e la violenza si placa, alcuni facinorosi sono fermati dagli agenti e con ogni probabilità, anche grazie ai video presenti, riceveranno il famigerato daspo, la diffida che all’inizio di ogni partita viene ricordata con un coro per “onorare i diffidati” (mille di questa diffide!).
Una seconda aggressione è avvenuta all’interno del San Nicola di Bari perché un altro tifoso si è opposto all’ordine di lascare la gradinata in segno di protesta. Così è stato aggredito fisicamente mentre era seduto su un seggiolino ed erano presenti anche dei bambini, un po’ come avvenuto anni fa nella gradinata dell’Inter dopo l’omicidio del capo ultras Vittorio Boiocchi.
Mazzate tra ultras del Napoli a Lecce
Altro episodio di ordinaria sopraffazione avviene sempre in Puglia ma a Lecce, dove sabato il Napoli di Conte ha vinto di misura mantenendo il vantaggio di tre punti in testa alla classifica di serie A (mancano tre giornate). Gli ultras del Napoli, un centinaio dei quali senza biglietto, provano a forzare il blocco della polizia ma quasi tutti vengono respinti. Alcuni esponenti del tifo organizzato, di stanza in curve diverse, decidono poi di affrontarsi tra di loro così come emerge in alcuni video. Botte da orbi che agevolano il lavoro delle forze dell’ordine, pronte a sfornare nuove diffide.
03.05.2025🇮🇹Lecce – Napoli, fight FEDAYN (Napoli) vs CURVA A (Napoli), click for more here: https://t.co/psivZP332F pic.twitter.com/0Yscd1k1rs
— Hooligans.cz Official (@hooliganscz1999) May 3, 2025
Chi aveva biglietto entra dopo e in altro settore
Risultato? Chi aveva il regolare biglietto per assistere alla partita entra nel settore ospiti quasi alle fine del primo tempo. A CalcioNapoli24 due tifosi spiegano: “Abbiamo perso il gol di Raspadori (al 24′ del primo tempo, ndr) e siamo dovuti entrare nel settore del Lecce nonostante avevamo i biglietti per il settore ospiti. C’è stato caos per smistare i tifosi e molti che avevano il biglietto sono rimasti fuori perché il settore ospiti era già pieno”. Probabilmente anche chi non aveva il biglietto riesce ad entrare creando non pochi problemi di ordine pubblico.
Le immagini girate all’esterno dello stadio Via del Mare sono adesso al vaglio del Viminale. Decine di tifosi senza biglietto sarebbero stati identificati con l’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive che valuterà nelle prossime ore se autorizzare o meno la trasferta di Parma (18 maggio) ai tifosi del Napoli residenti in Campania. Una gara che potrebbe rivelarsi decisiva per lo scudetto azzurro ma che rischia di essere macchiata dai soliti deliri ultras.
Visualizza questo post su Instagram
© Riproduzione riservata