Chissà se ancora trattenuta da catene e guinzaglio come a fine gennaio, quando quelle immagini fecero scalpore politico. Oggi, quando Ilaria Salis entrerà in tribunale, davanti al giudice Jozsef Sòs, potrebbe essere il giorno del suo futuro. La trentanovenne insegnante italiana comparirà in aula questa mattina nella seconda udienza del processo, per scoprire se sarà sotto arresti domiciliari in una residenza di Budapest o se continuerà a essere detenuta nel penitenziario di Gyorskocsi utca, dove è stata reclusa da più di tredici mesi.

Roberto padre: “Le sue condizioni sono migliorate”

Una decisione che potrebbe essere rimandata, ma l’udienza di oggi permetterà comunque di sciogliere ulteriori nodi sul caso: saranno ascoltati la presunta vittima del primo attacco di cui è accusata Salis — Zoltàn Tòth, che è stato colpito con manganelli e calci alla testa e al busto, riportando ferite guaribili in otto giorni — e due testimoni che avrebbero assistito all’episodio. La maggior parte delle prove, tuttavia, risiede nei filmati delle telecamere di sicurezza che avrebbero registrato l’aggressione e alcuni momenti successivi, oltre agli abiti sequestrati dalla donna al momento dell’arresto, che gli investigatori ritengono corrispondenti a quelli indossati nelle riprese. Il padre Roberto, che ieri è tornato a farle visita, ha confessato di essere fiducioso ma preoccupato per un possibile rifiuto. “Le condizioni di mia figlia – aggiunge – sono migliorate. Solo di recente le è stato permesso di acquistare un asciugacapelli elettrico e di avere un piccolo spazio frigo per conservare il cibo acquistato in prigione. Abbiamo bisogno di tirarla fuori da lì”, continua a ripetere l’ingegnere. Per sorvegliare l’udienza, sette parlamentari dell’opposizione sono giunti dal nostro Paese: Pd, Avs, M5S e Italia Viva, oltre al fumettista Zerocalcare, che ha già dedicato una vignetta-denuncia a questa storia.

Schlein valuta di candidare Ilaria Salis

Intanto, secondo quanto riporta Repubblica, ieri al Nazareno si è discusso dell’idea di candidare Ilaria Salis con il PD. Non una decisione, ma una riflessione sul tema, con Elly Schlein che ha convocato i fedelissimi, tra entusiasmo e scetticismo. Sempre, naturalmente che l’interessata accetti.

Redazione

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