La Commissione antimafia, guidata dal senatore Nicola Morra, ieri ha pubblicato una lista di candidati alle elezioni dichiarati impresentabili. Ha fatto questo a tre giorni dal voto. Impresentabili non vuol dire che non sono presentabili a norma di legge. La legge non vieta la candidatura. La vieta il tribunale etico di Morra. Nella lista ci sono candidati di quasi tutti i partiti. Le liste più colpite sono quelle di De Luca in Campania e di Emiliano in Puglia.

Non è la prima volta che la Commissione antimafia irrompe in modo scomposto nella campagna elettorale. Forse non lo aveva mai fatto in un tempo così vicino al momento del voto. Che vuol dire impresentabili? Niente. Si tratta di cittadini che godono dei diritti civili. La lista è del tutto incostituzionale. Quarant’anni fa due parlamentari del Pci (Chiaromonte e Terranova) si opposero alla pubblicazione della relazione di minoranza dell’antimafia alla vigilia del voto. La relazione (scritta da loro stessi) era una requisitoria contro la Dc.

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