Sono 12 e non 11 i dispersi del rogo della nave Euroferry Olimpia della Grimaldi Lines. Lo conferma il ministro greco della Navigazione Giannis Plakiotakis parlando al programma tv ‘Kalimera’ all’emittente ellenica Skai. “Fin dall’inizio c’è stata un’operazione gigantesca di soccorso tra Guardia Costiera, Aeronautica militare e la Marina, a seguito della quale sono state tratte in salvo 280 passeggeri“, ha detto il ministro precisando che “sono al momento in corso le operazioni di ricerca dei 12 dispersi. Tra loro ci sono 3 greci, con le cui famiglie siamo in costante contatto”.

Sono riprese all’alba le ricerche da parte della guardia costiera greca di eventuali superstiti fra le 12 persone che figurano ancora come disperse dopo l’incendio di ieri al largo dell’isola greca di Corfù del traghetto Olympia della Grimaldi Lines, dal quale sono state salvate complessivamente 278 persone.

Lo fa sapere la stessa guardia costiera, secondo la quale i dispersi sono tutti autisti di camion, nove dei quali bulgari e tre greci. Alcuni camionisti salvati ieri hanno testimoniato che diversi loro colleghi hanno preferito dormire a bordo dei loro mezzi parcheggiati nel ponte mezzi, perchè le cabine e le sale per i passeggeri erano sovraffollate. Grimaldi Lines ha reso noto che al momento del disastro, il traghetto trasportava 239 passeggeri, 51 membri dell’equipaggio oltre a 153 mezzi pesanti e 32 automobili, ma la guardia costiera greca rende noto che fra le persone salvate due non erano registrate come passeggeri: si tratta di due cittadini afghani. La Grimaldi fa sapere inoltre che l’incendio a bordo è tuttora “sotto controllo”.

Alle 9.30 è arrivato al molo di Costa Morena, a Brindisi, del traghetto Florencia, della compagnia Grimaldi. La nave è partita ieri da Ancona per coprire la tratta normalmente effettuata dalla Olympia, sul cui relitto sono ancora in corso le operazioni di spegnimento. A quanto si apprende, non ci sarebbero naufraghi a bordo. Grimaldi ha confermato che nessuno dei circa 20 italiani che si trovavano sulla Euroferry Olympia, andata a fuoco ieri al largo di Corfu’, è sul traghetto che da oggi copre la tratta Grecia-Puglia.

Come riportato dall’Ansa, uno dei naufraghi del traghetto aveva vissuto la stessa tragedia nell’incendio della nave Norman Atlantic, nel dicembre 2014, disastro avvenuto nel Canale d’Otranto in cui morirono 31 persone. Lo rende noto l’emittente televisiva greca Skai a cui l’uomo ha dichiarato che “rispetto al precedente incidente c’à stata una mobilitazione più veloce all’interno della nave e sono stati in grado di lasciarla in tempo” e che anche le condizioni meteorologiche, in questa circostanza, “sono state un fattore positivo”.

“Siamo ancora qui in albergo a Corfù. A noi era stato detto che alle 9 dovevamo stare a Brindisi. Dalle voci che si sentono se non ci danno l’ok dalle autorità greche non ci fanno partire. Non sappiamo niente. Ci era stato detto che saremmo dovuto tornare con un’altra nave”. Così da Corfù all’Adnkronos Mino Roma, l’imprenditore brindisino che ieri notte era a bordo della Euroferry Olympia della Grimaldi Lines, di ritorno dalla città di Igoumenitsa, a bordo della quale è scoppiato un devastante incendio.

Dopo essere stato soccorso insieme a quasi tutti gli altri passeggeri è stato portato nell’isola greca. Nel paese ellenico si era recato per un viaggio di lavoro. Da alcune notizie si era pensato che i passeggeri e l’equipaggio italiano sarebbero dovuti tornare a Brindisi in mattinata ma per il momento è tutto fermo. ”In albergo siamo una decina, stiamo come carcerati”, aggiunge. ”Le altre persone italiane non so dove stiano. Sto pensando solo a tornare a casa”, prosegue con voce turbata per i momenti di paura vissuti sul traghetto. ”Non voglio pensare ad altro. Da Corfù a Brindisi in traghetto ci vogliono 7/8 ore, a meno che non ci portino con un altro mezzo”, conclude Roma.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.