"I cadaveri sono irriconoscibili"
Inferno di fuoco in autostrada, 46 morti carbonizzati nello schianto di un bus in Bulgaria: 12 erano minori
Strage sull’autostrada, in Bulgaria, a 40 chilometri a sud della capitale Sofia. Almeno 46 i morti, tra cui 12 minorenni, in un incidente di un pullman nella notte tra lunedì 22 novembre e martedì 23 novembre. Il commissario Nikolai Nikolov, capo del servizio di emergenza disastri ha reso nota la localizzazione dell’incidente e aggiunto che l’autobus ha preso fuoco e si è schiantato. Ancora da chiarire la causa dell’incidente.
Il mezzo pesante si sarebbe rovesciato dopo aver urtato il guard-rail. Non è chiaro se il pullman abbia preso fuoco prima o dopo lo schianto. Il conducente sarebbe morto sul colpo e nessuno sarebbe riuscito ad aprire le porte del bus per far fuggire i passeggeri. L’autobus, con targa della Macedonia del Nord, era partito da Istanbul ed era diretto a Skopje, capitale della Macedonia del Nord. A bordo viaggiavano una cinquantina di persone. Delle 52 persone a bordo, ha comunicato il capo della polizia Stanimir Stanev all’emittente bTv, almeno sette sono sopravvissute ma sono ricoverate con gravi ustioni. E non è ancora chiara neanche la nazionalità delle vittime: secondo quanto dichiarato dal capo della polizia a parte i due autisti nordmacedoni i passeggeri dovrebbero essere albanesi.
“È una tragedia”, ha detto il primo ministro macedone Zoran Zaev. Per quest’ultimo, a differenza di quanto dichiarato dal capo della polizia, i passeggeri erano nordmacedoni di etnia albanese. In seguito ha dichiarato che a bordo c’erano anche un cittadino belga e un serbo. Il 25% della popolazione della Macedonia del Nord, circa 2 milioni, è di etnia albanese. Quasi tutte le vittime sarebbero morte carbonizzate: particolare che rende difficoltosa la loro identificazione.
Sul posto sono arrivati il primo ministro ad interim bulgaro, Stefan Yanev, e il ministro dell’Interno, Boyko Rashkov. Secondo i media locali sono in viaggio verso il luogo dell’incidente anche i premier di Macedonia del Nord e Albania. Si sarebbe trattato, secondo quanto riporta l’Ansa, di un bus turistico della compagnia “Besa Trans”. I media locali descrivono un “inferno di fuoco” sull’autostrada Struma che collega Sofia al valico di frontiera Kulata, al confine con la Grecia, nei pressi di Pernik. L’incidente si è verificato intorno alle 2:00 della scorsa notte.
“I nostri pensieri – ha detto il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel su Twitter – vanno alle vittime dell’orribile incidente in Bulgaria, alle loro famiglie e a tutti i lavoratori in prima linea. Auguro ai feriti una pronta guarigione. Siate forti. L’Ue è pronta a fornire sostegno in ogni modo possibile”. La Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: “Le mie più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici di coloro che sono morti nel tragico incidente d’autobus la scorsa notte in Bulgaria. Auguro una pronta guarigione anche ai feriti. In questi tempi terribili, l’Europa è solidale con voi”. È stato “terribile avere appreso che almeno 45 persone, tra cui una dozzina di bambini, sono morte in un incidente di un autobus in Bulgaria la scorsa notte – ha postato su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli – Le nostre sincere condoglianze vanno alle famiglie e agli amici” delle vittime. “Siamo con la Bulgaria e la Macedonia del Nord in questo tragico giorno”.
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