La morte di sette guardie rivoluzionarie a seguito del raid aereo che ha colpito la dependance della sede consolare iraniana a Damasco ha scatenato la risposta feroce dell’Iran che accusa Israele. In un discorso tenuto ieri a Beirut era stato il leader delle milizie sciite libanesi di Hezbollah, Hassan Nasrallah, a definire “inevitabile” la ritorsione iraniana nei confronti di Israele dopo l’attacco al consolato di Damasco.

“Massimo danno al nemico” dopo l’attacco a Damasco

Il capo di stato maggiore Mohammad Bagheri parla chiaro, il danna al nemico “sarà massimo”. La risposta dell’Iran “sarà effettuata al momento giusto, con la precisione e la pianificazione necessarie, e con il massimo danno al nemico in modo che si penta della sua azione”.

Un avvertimento chiaro e preciso arrivato dal capo di stato maggiore Mohammad Bagheri durante la cerimonia funebre a Isfahan per Mohammad Reza Zahedi, uno dei generali rimasti uccisi a Damasco.

L’accusa del capo di stato maggiore Bagheri agli Stati Uniti: “Molto coinvolti”

Bagheri ha poi accusato gli Stati Uniti di essere “molto più coinvolti in questi incidenti, sia che lo accettino o che lo neghino”. “La responsabilità dell’incidente di Damasco è dell’America e deve esserne ritenuta responsabile“, ha aggiunto il capo di stato maggiore iraniano.

Il “nemico si pentirà” di aver portato a termine l’incursione, ha concluso Bagheri, le cui dichiarazioni sono state riportate dall’agenzia di stampa France Press.

“Follia e suicidio del regime sionista” dopo attacco su Damasco

Lo ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane Mohammad Bagheri, citato dall’Irna. “Il recente attacco israeliano alla sede del consolato iraniano nella capitale siriana, Damasco, è una sorta di follia e rappresenta il suicidio del regime sionista”, ha assicurato Bagheri, durante i funerali a Isfahan di uno dei due alti ufficiali uccisi, Mohmmad Reza Zahedi, comandante di un’unità d’élite dei Guardiani responsabile delle operazioni esterne dell’Iran.

Redazione

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