Arriva in edicola e in libreria il numero 1 di ItalianiEuropei del 2025. La testata, ormai consolidata in venticinque anni di storia, fa riferimento alla fondazione ItalianiEuropei e porta, appunto, l’Europa nel cuore. Diretta da Massimo D’Alema, inizia con il suo editoriale, dedicato al conflitto in Medio Oriente giunto in questi giorni al difficile tentativo di stabilizzare il cessate il fuoco. “Ricordo molti anni fa un dibattito a Parigi sul significato dell’Unione europea. Io sostenevo che l’Europa è il principale argine al rischio di un imbarbarimento del mondo. «Monsieur D’Alema, la barbarie c’est nous!» fu la risposta sarcastica di George Steiner. A volte sono colto dal dubbio che avesse ragione. Dopo l’editoriale di D’Alema, il lettore troverà una prefazione a firma di Ehud Olmert, ultimo grande leader laburista israeliano. “Non esiste alcuna forza araba, musulmana, fondamentalista che possa portare alla distruzione dello Stato di Israele. Lo Stato di Israele può e deve essere un vicino di uno Stato palestinese i cui cittadini vogliono cooperare con i loro vicini ebrei. Il dolore, la distruzione e la perdita che molti israeliani hanno subito e la terribile catastrofe che si è abbattuta sui palestinesi devono dare origine a un cambiamento di direzione. Dall’odio all’accettazione, dalla guerra alla cooperazione e alla pace.

Questo è il momento giusto per farlo, sia per Israele che per la Palestina. Un momento migliore non arriverà”, avverte Olmert. Ancora nell’incipit del quaderno, uno scritto di Mustafa Barghouti, il leader laico dei palestinesi non sottomessi ad Hamas. Se Israele decidesse di liberarlo, e Hamas fallisse nell’intento di eliminarlo, per il Medio Oriente – e il diritto a una rappresentanza democratica per i palestinesi – sarebbe davvero un nuovo inizio.

Tra i contributi in questo numero anche gli articoli, in forma di saggio breve, di Umberto De Giovannangeli, Marco Carnelos, Giorgio Gomel, Gad Lerner, Nasser Al-Kidwa, Francesca Borri, Eldar Mamedov, Jeffrey D.Sachs, Sybil Fares e Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.