Un cittadino russo e italiano di 35 anni, e residente a Ryazan, è stato arrestato dai servizi di sicurezza russi con l’accusa di sabotaggio. L’uomo secondo quanto riferito dal servizio di intelligence interna FSB, è stato fermato per aver causato il deragliamento di un treno e per aver pianificato un attacco con droni contro una base militare russa.

Il profilo

L’attentatore (con doppia cittadinanza secondo quanto riporta il canale Baza) avrebbe agito su istruzioni dell’intelligence militare ucraina (GUR), che lo avrebbe reclutato a Istanbul nel febbraio precedente. Secondo il Moskovsky Komsomolets, il sospetto corrisponde al nome di Ruslan Sidiki, un appassionato escursionista con familiarità nei boschi, competenze di mimetizzazione e conoscenza della zona circostante la centrale nucleare di Chernobyl, ed è stato addestrato per compiere attentati con esplosivi in Lettonia, con la partecipazione diretta dei servizi speciali.

Il comitato investigativo russo, responsabile delle indagini sui crimini gravi, ha dichiarato che il fermato ha ammesso la sua colpevolezza riguardo alle accuse mosse.

Gli attentati

Ruslan Sidiki è accusato di terrorismo internazionale, di aver provocato disastro ferroviario, e pianificato un attacco con droni carichi di esplosivo contro la base militare di Dyagilevo, nella regione di Ryazan, lo scorso luglio, perpetrando  un attentato alla ferrovia nella stessa regione l’11 novembre, pianificando il deragliamento di un treno merci grazie all’aiuto di una videocamera posizionata vicino ai binari utile per azionare le bombe. Si presume che Sidiki si sia unito alla legione “Freedom of Russia”, organizzazione vietata nel Paese.

Redazione

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