L’indagine sportiva sulla Juventus arriva ad una svolta, ad un nuovo punto chiave. Il procuratore sportivo Giuseppe Chiné ha notificato alle difese l’atto di chiusura delle indagini sui tre differenti filoni: i rapporti con gli agenti, le manovre stipendi durante il periodo Covid e le operazioni di mercato con altre squadre di Serie A, come Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari.

Al club bianconero, impegnato in campionato nella rincorsa ad un piazzamento nelle prime quattro posizioni per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League, su cui pesa una penalizzazione di 15 punti in classifica per le plusvalenze, Chinè contesta la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1), già costata al club di Torino la prima penalizzazione in classifica.

Accusa mossa anche nei confronti dell’ex presidente Andrea Agnelli dell’ex direttore tecnico Fabio Paratici e all’ex vicepresidente Pavel Nedved. Nessun riferimento invece al ruolo dei calciatori, che sono stati evidentemente giudicati “inconsapevoli” delle violazioni. Le difese hanno ora due settimane di tempo per presentare le loro controdeduzioni, mentre Chinè avrà a disposizione una finestra temporale di 30 giorni per decidere se archiviare il procedimento o se procedere col deferimento al Tribunale federale. Nel caso in cui si arrivasse al deferimento, l’udienza sarà fissata entro 10 giorni dalla ricezione dell’avviso.

Per quanto riguarda gli altri sei club coinvolti nell’indagine per aver trattato o comunque pattuito “accordi confidenziali in operazioni di mercato senza provvedere al deposito della modulistica federale e/o provvedendo a depositare documenti recanti pattuizioni diverse da quelle concluse“, le loro posizioni saranno valutate a conclusione delle indagini in corso da parte della magistratura.

L’indagine sulle “manovre stipendi” riguardano le scritture private sottoscritte durante il periodo della pandemia di Covid-19 in base alle quali i giocatori rimandavano la riscossione dello stipendio, manovre non iscritte a bilancio e non depositate in Lega e Federcalcio. Il filone sulle operazioni con gli agenti sportivi riguarda invece i rapporti tra il direttore sportivo bianconero  Federico Cherubini oltre a una serie di procuratori.

Come sottolinea il Corriere della Sera, i tempi del procedimento sono difficili da definire: l’intenzione della Federcalcio è quella di finire i due gradi di giudizio entro la fine di questo campionato, così da applicare le eventuali penalizzazioni già a stagione in corso. Tempistiche che dovranno fare i conti con l’eventualità da parte delle difese di ricorrere al Collegio di garanzia.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.