Da una parte il mondo juventino in rivolta, dall’altra il quotidiano di ‘casa Juventus’, La Stampa, che smorza i toni. Sono le opposte reazioni ai video emersi sui social dall’account Twitter Ju29ro, seguita pagina di tifosi bianconeri, che mostra il magistrato Ciro Santoriello pronunciare frasi contro il club di Torino.

Santoriello è il magistrato che ha rivestito l’incarico di pubblico ministero nell’inchiesta Prima sulle plusvalenze della società bianconera: indagine che ha portato alle dimissioni di massa dei vertici del club e alla penalizzazione nell’inchiesta della magistratura sportiva di 15 punti.

Contesto del video e delle dichiarazioni di Santoriello è un convegno organizzato a Milano dallo Studio Fornari e Associati insieme allo Studio Grassi e Associati e PwC TLS in data 14 giugno 2019 dal titolo “Il modello organizzativo e le società calcistiche: la prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e sportiva”.

Sì lo ammetto – dice Santoriello alla platea – sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso seguo il Napoli, come pubblico ministero sono anti-juventino, ossia contro i ladrocini in campo”, le parole del magistrato che hanno provocato un mezzo terremoto sui social, le critiche dei tifosi juventini ma anche di diversi giornalisti che hanno messo in dubbio la terzietà del pm che si è occupato anni dopo proprio del club bianconero.

Vicenda che ha spinto a muoversi anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, che su Twitter si è espresso così: “Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui”.

Eppure l’assist a Santoriello arriva proprio dal quotidiano di casa Agnelli-Elkann, ‘La Stampa’ di Torino. Un profilo dedicato al magistrato lo descrive come “molto preparato” e soprattutto con una “naturale predisposizione alla battuta ironica soprattutto sullo sport (in generale) spesso (da lui) utilizzato per stemperare l’insistenza dei giornalisti”.

Ma soprattutto l’articolo a firma Giuseppe Legato ricorda il garantismo di Santoriello nell’esercizio dell’azione penale. Lo fa tornando alla gestione del caso Auxilium, la società di basket di Torino fallita nel 2019: il magistrato chiese nel maggio 2022 dieci rinvii a giudizio per i vertici della società.

Fu però lo stesso magistrato “a chiedere l’archiviazione delle accuse per gli imputati prima della chiusura delle indagini preliminari e approdare a una fase processuale”, a riprova del suo equilibrio. Insomma, non può essere una frase probabilmente fuori luogo a buttare nel cestino della spazzatura un’inchiesta come Prisma, basati su mesi di lavoro, prove ed intercettazioni.

A ulteriore riprova della corretteza di Santoriello questa mattina si è espresso anche l’avvocato Luigi Chiappero, uno dei più noti penalisti d’Italia, che nel procedimento difende due ex dirigenti bianconeri (Marco Re e Stefano Bertola): “Santoriello? Un magistrato colto che non ha mai confuso il calcio con il diritto. A tal proposito ricorderei come fu proprio lui ad archiviare tutte le accuse in un procedimento del passato aperto sui conti della società bianconera“.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.