Il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato un’inchiesta molto dettagliata che rivela l’ennesima operazione di disinformazione russa in Europa volta a screditare l’Ucraina, l’Unione Europea e la Turchia infiltrandosi in manifestazioni in diverse capitali del Vecchio Continente. L’operazione sarebbe stata organizzata dai servizi segreti russi, che avrebbero organizzato la presenza di “pseudo-dimostranti” per manifestare contro l’Ucraina e contro il presidente Erdogan e la Turchia.

Nell’inchiesta il quotidiano francese Le Monde ha collaborato con il Dossier Center, media online dell’opposizione russa, e altri media europei per ottenere e visionare documenti scritti dai servizi segreti russi.

Nell’inchiesta emerge ad esempio che un uomo ritratto nella grande manifestazione in Place de la Republique a Parigi sabato 11 febbraio contro la riforma delle pensioni di Macron con cartelli contro il finanziamento della guerra in Ucraina, il 5 marzo ha partecipato sempre a Parigi ma nel 18° arrondissement ad una manifestazione contro la Turchia ed Erdogan, questa volta davanti a striscioni con la bandiera ucraina e con tanto di saluto nazista. Il tutto ovviamente ripreso da telecamere e pubblicato su Facebook, TikTok e YouTube. Questo è solo uno dei tanti esempi che Le Monde, in collaborazione con Dossier Center, media online dell’opposizione russa, e con altri giornali europei, ha portato come esempio a sostegno della sua tesi, suffragata da documenti dei servizi segreti russi di cui il network di informazione è venuto in possesso.

In uno di questi documenti si fa proprio riferimento e si teorizza la necessità di far leva sulle tensioni in atto tra Turchia ed Unione Europea, anche in relazione al processo di adesione della Svezia alla NATO, mettendo in atto dimostrazioni con persone che brucino bandiere o scrivano slogan anti Erdogan nelle città europee, che è esattamente quello che è avvenuto nell’episodio sopra citato. Secondo un funzionario dell’intelligence europea specializzato in questo tipo di operazioni che è stato contattato da Le Monde ma che ovviamente preferisce rimanere anonimo, un progetto di questa natura è abbastanza plausibile: “Parte della campagna di disinformazione russa consiste nel fare leva su tensioni reali, come quelle già esistenti tra Turchia e Germania o tra Turchia e Francia, in questo tipo di guerra ibrida”, ha dichiarato.

Secondo Le Monde, dal dicembre 2022 ad oggi dieci azioni contro l’Ucraina sarebbero state organizzate a Parigi, L’Aia, Madrid e Bruxelles e diffuse sui social network. Il processo è sempre lo stesso: alcuni uomini si recano a manifestazioni estranee alla guerra in Ucraina e si fotografano tra la folla, con cartelli con messaggi identici: “NATO, smetti di bombardare Donetsk” e “Non inviare più armi all’Ucraina! Zelensky sta bombardando Luhansk e Donetsk”. Alcuni pseudo-dimostranti hanno partecipato a diverse manifestazioni nel giro di pochi giorni: uno di loro, presente a una manifestazione sul clima all’Aia il 28 gennaio, si è ritrovato a Bruxelles tre giorni dopo, questa volta nel mezzo di una manifestazione intersindacale degli operatori sanitari.

Insomma, la Russia non ha per niente smesso di combattere la sua guerra ibrida in Europa, accanto a quella ben più cruenta che combatte drammaticamente in Ucraina. Tutt’altro.

 

 

Redazione

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