L'intervista
La scrittrice Fatma Aydemir: “L’ideologia nazista mai bandita in Germania, la presenza dell’Afd peserà anche se dovesse andare all’opposizione”
La scrittrice tedesca di origine turco-curda riflette sulle possibili conseguenze del voto di domani, domenica 23 febbraio, per la Germania e per noi

«Il peso dell’Afd nell’esito del prossimo appuntamento elettorale sarà sicuramente molto rilevante, anche se dovesse poi collocarsi all’opposizione». La scrittrice tedesca di origine turco-curda Fatma Aydemir riflette sulle possibili conseguenze del voto di domenica 23 febbraio, decisivo non solo per la Germania ma per l’intera Unione europea. Classe 1986, collaboratrice del Guardian, la Aydemir ha all’attivo il romanzo Ellbogen (2017, successivamente adattato in versione cinematografica) e la curatela dell’antologia Eure Heimat ist unser Albtraum (2019), in sinergia con Hengameh Yaghoobifarah. Il suo nuovo lavoro, il romanzo Tutti i nostri segreti (vincitore del Robert-Gernhardt-Preis e del Preis der LiteraTour Nord 2023, nonché finalista al Deutscher Buchpreis, il più prestigioso premio letterario tedesco), è pubblicato in Italia da Fazi Editori nella traduzione di Teresa Ciuffoletti. La scrittrice sarà presente, il prossimo 22 marzo, alla kermesse romana Libri Come, per poi approdare al Book Pride di Milano e al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Aydemir, il suo nuovo libro si concentra sulla storia di una famiglia di origine turco-curda emigrata in Germania. Come giudica le politiche tedesche e, più in generale, europee in materia di immigrazione e inclusione?
«Penso che non vi siano grandi differenze tra le politiche tedesche e quelle europee in materia di immigrazione. Sono piene di ipocrisia e di un continuo processo di disumanizzazione. Esiste un diritto di asilo nella legge tedesca, nella legge europea, ma i nostri governi si assicurano che le persone preferiscano morire durante il viaggio, piuttosto che venire e usufruire di questo diritto umano fondamentale. Non riesco a capacitarmi del fatto che sappiamo tutti come gli immigrati vengano respinti illegalmente alle frontiere, come ci siamo abituati alle immagini di miseria provenienti dai campi alle frontiere esterne dell’Ue. Mi vergogno quando ci penso».
Cosa pensa dell’aumento di consenso dell’AfD? Quali potrebbero esserne le ragioni?
«La ragione va ricondotta all’azione di una lobby molto significativa: Elon Musk sta conducendo una campagna in loro favore. Trovo che per i neonazisti provinciali senza alcun senso della cultura questo risulti molto impressionante. Ma un altro motivo è ovviamente che l’ideologia nazista non è mai stata completamente bandita da questo Paese, se non a un livello superficiale».
Cosa intende dire?
«In molte istituzioni dello Stato, vi sono gruppi estremisti di destra che si organizzano, sia nella polizia che nell’esercito. Quindi non è davvero sorprendente che un partito che perpetua questa eredità sia ancora oggi molto popolare».
Cosa pensa del possibile asse tra la destra europea e la nuova amministrazione statunitense?
«È un incubo totale. Il danno che Donald Trump sta facendo al mondo in questo momento deve essere limitato il più fermamente possibile. Risulta essere anche un ottimo esempio per noi in Europa per poter avere piena consapevolezza di dove conduca la nostra tolleranza nei confronti dell’ideologia fascista mascherata da movimenti “anti-woke”. Crediamo davvero che un incidente aereo sia avvenuto negli Stati Uniti a causa delle misure di diversità nelle assunzioni? È ridicolo».
Come contrastare questa deriva?
«Dobbiamo davvero educare noi stessi e i nostri figli per essere in grado di rilevare le bugie su cui si basano la politica e l’amministrazione di Trump. C’è una realtà politica, ci sono fatti. Dobbiamo attenerci a loro».
Quale risultato si aspetta dalle prossime elezioni in Germania?
«Francamente non lo so. Ci aspettiamo già che l’estrema destra ottenga i suoi migliori risultati elettorali dal 1945. Quindi, anche se nessuno vuole trovarsi in una coalizione insieme a loro, potranno costruire un’opposizione molto incisiva».
Nessuna speranza?
«In realtà, voglio mantenere alte le mie speranze e quindi celebro il partito di sinistra Die Linke per aver raddoppiato i risultati dei sondaggi dal 3 percento di dicembre al 7 percento, solo mantenendo la propria posizione e rimanendo l’unico partito che non mette i tedeschi della classe operaia e gli immigrati gli uni contro gli altri. Un recente sondaggio tra gli adolescenti sotto i 18 anni ha dimostrato che la sinistra è di gran lunga il partito più popolare tra i giovani elettori. Questo mi dà conforto quando penso alle generazioni future».
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