La ricostruzione
La vera storia di Mani Pulite (che nessuno vi vuole raccontare)
Fu allora che Francesco Saverio Borrelli adottò la parola d’ordine di mobilitazione morale “Resistere, resistere, resistere” che entusiasmò la sinistra, ma fece imbufalire la destra che nel Consiglio comunale di Milano gli negò l’ambito “Ambrogino d’oro” proposto da Nando dalla Chiesa, Basilio Rizzo, Giovanni Occhi, Letizia Gilardelli, Giovanni Colombo e Sandro Antoniazzi. A quell’epoca Francesco Cossiga aveva già scatenato l’inferno annunciando che la caduta del comunismo sovietico avrebbe lasciato nudo il sistema delle impunità fino ad allora garantite dalla posizione geografica dell’Italia. Luca Mantovani e Stanton H. Burnett, autori di The Italian Guillotine: Operation Clean Hands and the Overthrow of Italy’s First Republic (Operazione Mani Pulite e l’abbattimento della Prima Repubblica), che nessun editore italiano ancora oggi ha avuto il fegato di pubblicare, spiegarono già vent’anni fa che “la ghigliottina italiana” era stata concepita e programmata in un piano nato negli Stati Uniti da un gruppo di procuratori, giuristi, e specialisti dell’ “Italian desk” di Washington. Prima che la guera fredda terminasse, il Dipartimento di Stato e l’ex segretario di Stato Henry Kissinger (diventato amico e ammiratore di Giorgio Napolitano) avevano messo gli occhi sul partito di Berlinguer. Avevano pensato di raggiungere un doppio scopo: quello di staccare in maniera netta il Pci da Mosca e farlo passare senza tentennamenti allo schieramento d’Occidente, e quello di liquidare la corrotta e ambigua classe dirigente italiana, specialmente della Dc e dei socialisti di Craxi dopo lo scontro di Sigonella, quando Craxi schierò i mitra dei carabinieri contro i Seal americani rifiutando di consegnare i terroristi che avevano sequestrato la nave Achille Lauro uccidendo il cittadino ebreo americano Leon Klinghoffer.
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A questa operazione partecipò l’attuale consigliere e avvocato di Donald Trump, Rudolph Giuliani, che all’epoca era uno dei principali procuratori prima di essere il sindaco di New York durante l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 Settembre 2001. Anche Giovanni Falcone frequentava il gruppo americano per le operazioni anti Cosa Nostra e insieme alle teste d’uovo della Central Intelligence Agency. Come hanno documentato Paolo Mastrolilli e Maurizio Molinari in L’Italia vista dalla Cia, 1948-2004, la potente macchina dell’Intelligence americana era favorevole al Compromesso Storico promosso dallo stesso Enrico Berlinguer che in una clamorosa intervista al Corriere della Sera annunciò di «sentirsi più al sicuro sotto l’ombrello della Nato». L’operazione sarebbe dovuta scattare installando il garante degli alleati, Aldo Moro, al Quirinale per guidare l’operazione che però non andò in porto perché Moro fu invece rapito con una straordinaria operazione da commandos, fu interrogato per quaranta giorni e poi assassinato. Berlinguer aveva subito a sua volta un attentato mascherato da incidente in Bulgaria e la sua improvvisa morte nel giugno del 1984 destò più di un sospetto nel suo entourage. Il Pci restò così a metà del guado fra Est e Ovest senza avere la forza per completare il tragitto iniziato da Berlinguer che aveva già sostituito la Rivoluzione d’Ottobre – che aveva «ormai perso», disse, «la sua spinta propulsiva» con l’ideologia della “questione morale” che si ispirava più a santa Maria Goretti, simbolo cattolico dell’onestà senza compromessi, che alla presa del Palazzo d’Inverno. Quando cadde il sistema sovietico e Achille Occhetto cambiò in corsa nome e ragione sociale del partito (miracolosamente uscito indenne dalla tempesta perfetta) candidandosi a raccogliere l’eredità dell’operazione “Clean Hands”, scattò alla disperata la contromisura di Silvio Berlusconi con la sua alleanza impossibile tra destre e moderati per impedire l’insediamento del Pci nella stanza dei bottoni. Ma già allora nella sinistra italiana serpeggiava un boato allarmato: gli inglesi avevano in mano un dossier russo, in cui si svelava sia l’ala filosovietica del Pci, sia quella ormai da molto tempo collegata agli americani, sicché scoppiò all’interno della sinistra un enorme putiferio che portò dopo qualche anno ad una Commissione d’inchiesta, ma questo è un altro capitolo della nostra storia.
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