Un anonimo aveva segnalato solo otto giorni dopo la scomparsa di Laura Ziliani di aver visto “il nostro vicino di casa che ha preso sulle spalle una signora priva di sensi dalla loro macchina” e che avrebbe appreso il giorno dopo si trattasse “della signora Laura” e aggiungeva che “sono stato pagato per serbare il silenzio, ma sono pronto a negoziare un nuovo accordo”. È la e-mail misteriosa arrivata il 16 maggio – otto giorni dopo la scomparsa dell’ex vigilessa e impiegata comunala a Roncadelle, denunciata dalle figlie a Temù – all’indirizzo di posta elettronica della polizia locale della Valle Camonica. Mittente: anonimo.

Il corpo di Laura Ziliani è stato ritrovato in un torrente nel bresciano, riconosciuta per una cisti sotto il piede e quindi dall’autopsia, lo scorso 12 agosto. Per la morte della madre sono state arrestate Paola e Silvia Zani, le figlie della donna, con il fidanzato della figlia maggiore, Mirto Milani. Gli arresti venerdì scorso. Le accuse sono di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. I tre indagati compariranno oggi davanti al gip, Alessandra Sabatucci, per l’interrogatorio di garanzia. Paola e Silvia sono al carcere di Verziano, in isolamento nella stessa cella, il ragazzo in quello di Canton Mombello a Brescia.

Ziliani sarebbe stata verosimilmente narcotizzata e soffocata. O almeno questa è l’ipotesi più accreditata al momento. Un delitto forse consumato per il patrimonio della donna secondo il gip di Brescia. Ancora tutto da provare naturalmente. “Vi prego, qualunque segnalazione abbiate su nostra madre, anche se l’avete vista di striscio, per favore ditecelo, perché potrebbe servire davvero pochissimo per indirizzare le ricerche nella direzione giusta”, l’appello lanciato dalle due figlie in televisione a pochi giorni dalla scomparsa della madre.

Il giallo della mail anonima, come riportato da Il Corriere della Sera, è stato affrontato dalle forze dell’ordine che non sono riuscite a risalire a chi facesse capo quell’indirizzo di posta elettronica attivato da un Ip localizzato a Varese. Che quelle parole siano attendibili o meno è ancora da accertare, come ha ricordato il gip in ordinanza. Gli accertamenti sono tuttavia ancora in corso.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.