Il regime di Teheran è ogni giorno sempre più debole e non solo militarmente. Dopo la sconfitta di Hezbollah in Libano da parte di Israele e la caduta del regime di Bashar al-Assad, il timore è che con l’arrivo di Donald Trump a Washington possa venir meno il suo programma nucleare, unico strumento di deterrenza una volta sconfitti i suoi proxy nella regione. Per evitare di subire nuovi colpi i Pasdaran hanno deciso di mettere in sicurezza i siti militari. In particolare è stata lanciata una manovra di difesa aerea per proteggere il centro nucleare di Natanz.

La prima fase dell’esercitazione congiunta di difesa aerea “Eqtedar” è iniziata per ordine del comandante del quartier generale della difesa aerea in Iran. In questa fase, le unità di difesa aerea delle forze aeree del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche stanno effettuando una difesa globale del sito nucleare di Shahid Ahmadi Roshan. Ciò avviene in un ambiente pieno di complesse minacce aeree e difficili condizioni di guerra elettronica, con l’obiettivo di migliorare la capacità di affrontare qualsiasi attacco.

Il portavoce del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, generale di brigata Ali Muhammad Naeini, ha indicato che le fasi iniziali di preparazione per le manovre sono attualmente gestite dall’Aeronautica Militare di Khatam al-Anbiya. Le parti principali di queste manovre dovrebbero essere eseguite nei prossimi giorni. L’agenzia iraniana “Mehr” ha spiegato in una breve nota: “In questa fase delle manovre, le unità di difesa aerea delle Forze Aerospaziali della Guardia Rivoluzionaria stanno implementando una difesa globale contro un’ampia gamma di minacce aeree, in condizioni complesse che includono tecniche di guerra elettronica”.

È da giorni che a Teheran si ragiona su come difendere gli impianti nucleari. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Ismail Baghaei ha affermato lunedì che le minacce contro gli impianti nucleari “pacifici” dell’Iran costituiscono una “minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”. L’agenzia iraniana “IRNA” ha citato Baghaei il quale, in una conferenza stampa, ha affermato che “il Consiglio di sicurezza deve intervenire in queste questioni e chiedere che il governo americano si assuma la responsabilità”, sottolineando che “il popolo iraniano ha dimostrato che agirà in difesa della propria sovranità nazionale, integrità territoriale e dignità.” Ciò è avvenuto in risposta a quelle che Baghaei ha descritto come “dichiarazioni ostili” del consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan, secondo l’IRNA.

Il rappresentante di Teheran ha aggiunto: “Sembra che il governo, che molti americani descrivono come il governo più stupido della storia americana, stia cercando di dettare i suoi metodi falliti al prossimo governo americano, ed è certo che ci sono persone razionali in America che possono impedire queste tentazioni”. Sullivan, aveva detto che l’amministrazione del presidente americano Joe Biden era “preoccupata” che un Iran indebolito potesse cercare di possedere un’arma nucleare. In un’intervista con la rete americana CNN il mese scorso, Sullivan ha stimato che gli attacchi israeliani contro le strutture iraniane, comprese le fabbriche di produzione missilistica e le difese aeree, hanno ridotto le tradizionali capacità militari di Teheran.

Il sito statunitense “Axios” ha riferito la scorsa settimana che Sullivan ha presentato al presidente americano Joe Biden, nel corso di un incontro segreto tenutosi diverse settimane fa, “opzioni” per effettuare un possibile attacco agli impianti nucleari iraniani, nel caso in cui quest’ultimo si muova verso lo sviluppo di un’arma nucleare prima dell’insediamento del presidente eletto Donald Trump, previsto per questo mese, il 20 gennaio. Non a caso ieri un alto comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana Behrouz Ethbari ha ammesso che “abbiamo perso gravemente in Siria” ad ha aggiunto che “l’America risponderà se attaccheremo i suoi siti e colpiranno decine di nostri siti”.