Una ‘nuova’ inchiesta giudiziaria rischia di provocare un terremoto nella Lega. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del tribunale ordinario nei confronti di Michele Gaetano Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, tre commercialisti vicini al Carroccio, e di Fabio Giuseppe Barbarossa, cognato di Scillieri, indagati, a vario titolo, per i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Per la stessa vicenda nel mese di luglio era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto Luca Sostegni. Al centro dell’indagine dei pm guidati dal procuratore capo Francesco Greco, l’immobile acquistato nel dicembre di tre anni fa, quando il presidente della Regione era Roberto Maroni, dall’Immobiliare Andromeda per 400mila euro e rivenduto pochi mesi più tardi alla Lombardia Film Commission al doppio del prezzo. Sostegni è il liquidatore della società Paloschi Srl che avrebbe venduto il capannone industriale, a Cormano, nell’hinterland milanese, all’immobiliare, poi passato alla fondazione per 800mila euro. Soldi pubblici che poi si sarebbero dispersi in mille rivoli, ritornando, secondo quanto ricostruito, per la maggior parte nella disponibilità dei tre professionisti o di altri imprenditori vicini alla Lega.

SALVINI TRANQUILLO: “MI FIDO DI LORO” – Matteo Salvini però si dice tranquillo e fiducioso. Il segretario del Carroccio, intervistato a Radio Anch’io su Rai Radio1, ha detto che il partito è “tranquillissimo, da anni cercano soldi in Svizzera, Lussemburgo, Liechtenstein e non trovano mai nulla. Ho piena fiducia nella magistratura, non sono tutti Palamara. Conosco due di quelle persone e mi fido, sono persone corrette. Io credo che si risolverà in nulla”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia