“Viva costernazione per la fatwa talebana contro le classi miste a scuola, come se negli altri paesi islamici maschietti e femminucce studiassero festosamente nelle stesse aule […]. I nuovi dirigenti afghani sembrano avere volti umani e tratti rassicuranti” (Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano, 22 agosto 2021). Questa perla della penna più spiritosa della penisola veniva donata ai lettori mentre a Kabul la caccia all’uomo, e soprattutto alla donna, i primi arresti sommari, le prime incarcerazioni, le prime esecuzioni a colpi di kalashnikov nelle piazze erano iniziate.

Travaglio e la “fake news americana”

“L’altra sera, mentre tg e talk rilanciavano l’ennesima fake news americana dell’invasione russa dell’Ucraina (ancora rinviata causa bel tempo), eravamo tutti col fiato sospeso in attesa del Verbo [legenda: Mario Draghi, alias “er vescica”]” (Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano, 23 febbraio 2022). Poche ore dopo i carri armati russi entravano nel Donbass. “Tra le vedove di guerra che strillano come prefiche e lacrimano come salici perché in Ucraina si rischia la pace, svettano per comicità Vittorio Emanuele Parsi, che è un po’ il Nostradamus dei nostri tempi, e per illogicità Paolo Mieli, noto storico” (Marco Travaglio, 14 febbraio 2025).

La carne da cannone di Putin

Se rischia la pace o la resa (che per il nostro si equivalgono), vedremo. Anzi, la sua infallibile arte divinatoria fa sperare che la partita non sia ancora chiusa. È vero, per Zelensky le cose si mettono male, Trump ha scaricato l’Europa, e -per Travaglio- Putin è imbattibile. Come però ha osservato un acuto opinionista politico, Marco Setaccioli (che in Ucraina c’è stato), resta da spiegare come mai una guerra che doveva durare tre giorni si trascina da tre anni. Un triennio in cui lo zar ha arruolato mercenari da mezzo mondo come carne da cannone, e ha riconvertito l’economia russa in una macchina bellica. Secondo il Military Balance 2025, il Rapporto pubblicato dall’International Institute for Strategic Studies (IISS), Mosca ha speso nel 2024 l’equivalente di 461,6 miliardi di dollari in termini di parità di potere d’acquisto, rispetto ai 457 miliardi di dollari dell’intera Europa (che ha nove volte il pil della Russia). Qualcuno ha mai sentito Travaglio, Santoro, Conte, Fratoianni e i pacifisti “neoerasmiani”, per i quali “la pace più ingiusta è migliore della guerra più giusta” (Erasmo da Rotterdam “Querela pacis”, 1517), denunciare questi dati?

Travaglio e le veline del Cremlino

Sia chiaro: nessuno nega a nessuno il diritto di divulgare le veline del Cremlino. Purché sia altrettanto chiaro che le balle sono un nemico della verità più pericoloso delle menzogne. Ora, certi giornalisti le brevettano su scala industriale con i loro editoriali, i loro libri e le loro straripanti comparsate televisive (spesso senza contraddittorio). Non penso a Travaglio, per carità, ma in questa patologica bulimia verbale il “bullshitter” -noi diremmo il cazzaro- diventa più temibile del mentitore. Infatti, come diceva sant’Agostino, al mentitore in qualche misura interessa sapere la verità, perché per mentire deve conoscerla. Si deve cioè confrontare con la verità per poter costruire una menzogna.