Era prima di tutto un amico. Un uomo illuminato. Un vero riformista. Luigi Berlinguer è stata una persona che ho sempre guardato con ammirazione e che è rimasto un riferimento per molti anni soprattutto per quel mondo della scuola che ha molto studiato ed ancora di più amato. I suoi percorsi politici sono stati densi ed intensi. Sindaco, amministratore provinciale, regionale, parlamentare e parlamentare europeo. Un curriculum a tutto tondo in cui ha fatto tesoro dei suoi studi accademici. Fu eletto membro laico del Consiglio Superiore della magistratura per un quadriennio dove mette a frutto la spiccata sensibilità per i temi dell’Europa unita. È stato infatti studioso della storia dei partiti popolari della sua Sardegna, poi ha lavorato nell’Università di Siena con passione sui temi a lui più cari: la storia politica e giuridica contemporanea e la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. Intensa è stata la sua attività scientifica, rivolta sempre più ai temi delle riforme istituzionali e costituzionali.

Tra i vari interessi però c’è sempre stata la scuola. È stato non a caso membro della Commissione ministeriale per lo sviluppo dell’università nella seconda metà degli anni 80. La sua è stata certamente una figura centrale del sistema scolastico educativo italiano. Desidero soffermarmi proprio sul suo impegno per la scuola che lo ha portato prima a promuovere una importante riforma e poi a sostenere la “buona scuola” del Governo Renzi. Nominato ministro della pubblica istruzione nel governo Prodi e nei governi successivi fino al 2000 ebbe infatti il merito di introdurre nel campo dell’istruzione e della ricerca innovazioni profonde, che tenevano conto di una società in rapida trasformazione, segnata dall’economia della conoscenza.

La profonda riforma della scuola che porta il suo nome, ha rappresentato un punto di svolta nella storia dell’istruzione italiana. Altrettanto significativo è stato il suo contributo al percorso di riforma basato sull’autonomia scolastica che punta ad integrare sempre più la didattica della scuola con le realtà specifiche del territorio in cui opera. Se n’è andato un maestro, che ha amato la scuola.

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Senatrice capogruppo commissione cultura e Responsabile sport Italia Viva