"Ogni 15 giorni valuteremo se potremo allentare le restrizioni"
Macron chiude la Francia: “Siamo sommersi, lockdown fino al primo dicembre”
La Francia è la prima grande nazione d’Europa ad andare in lockdown in questa seconda ondata dell’emergenza coronavirus. Dopo l’Irlanda, il Paese guidato da Emmanuel Macron resterà ‘chiuso’ da venerdì 30 ottobre a martedì primo dicembre.
“Ogni 15 giorni valuteremo se potremo allentare le restrizioni. Rispettiamolo rigorosamente per 15 giorni, a quel punto se la situazione sarà migliore, potremo riaprire alcuni negozi” ha annunciato Macron in un discorso televisivo alla Nazione. “Bisogna andare oltre” le strategie parziali e non efficaci, “ho deciso che è necessario ritrovare, da venerdì, il lockdown che ha fermato il virus. Riguarderà tutto il territorio nazionale con adattamenti per dipartimenti e territori d’Oltremare. Le scuole resteranno aperte, il lavoro continuerà, le case di cura potranno essere visitate” ha aggiunto.
Solo oggi nella nazione transalpina si sono registrati 69.854 nuovi casi, 767 decessi, 2821 ricoveri (di cui 372 in terapia intensiva). “Siamo colpiti da seconda ondata che probabilmente sarà piu dura e mortale della prima”. Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, in un discorso televisivo. “Sappiamo che 9mila persone saranno in terapia intensiva a metà novembre, la quasi totalità dei posti in Francia”, “lavoriamo per aumentare i posti letto ma non basta”, ha proseguito Macron, “se non diamo un colpo fatale oggi ai contagi i nostri ospedali saranno presto pieni e non potremo trasferire i pazienti tra le regioni, perché il virus è dappertutto”, “i medici dovranno scegliere chi curare”, ma “questi non sono i nostri valori, la mia responsabilità è proteggere tutti i francesi e, a dispetto di polemiche e difficoltà delle decisioni, mi assumo la responsabilità davanti a voi”.
“Il virus – ha aggiunto – circola a una velocità che nemmeno le più pessimistiche previsioni avevano anticipato. Il numeri di contagi è raddoppiato in meno di due settimane. A differenza della prima ondata, tutte le regioni sono in stato d’allerta”.
La Francia è “sommersa dall’accelerazione improvvisa dell’epidemia, da un virus che sembra diventare sempre più forte man mano che le temperature si abbassano”, ha aggiunto, “in Europa siamo tutti sorpresi. Alcuni hanno preso misure più dure, ma siamo tutti allo stesso punto”.
© Riproduzione riservata