Viene picchiata per l’ennesima volta dal compagno, questa volta però davanti al genitore che chiama i carabinieri e segnala l’accaduto scatenando la furibonda reazione della figlia che, nonostante avesse il corpo pieno di lividi, non esita un secondo e aggredisce il padre “colpevole” di aver fatto arrestare il fidanzato. Risultato? Dopo una notte di violenze subite, la donna finisce anche lei in carcere per maltrattamenti e minacce nei confronti del genitore, già in passato vittima di episodi analoghi e richieste di denaro dietro minaccia di violenza.

La lite in casa e l’sos ai carabinieri del genitore

Succede anche questo tra le mura domestiche dove alcune donna non trovano il coraggio di denunciare e subiscono, quasi passivamente, le violenze dei loro ‘amori’. L’ultimo episodio è andato in scena nella notte di mercoledì 3 aprile a Portici (Napoli) dove, intorno alle 3, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre del Greco intervengono in un appartamento per la segnalazione di una lite. I militari salgono le scale che conducono all’abitazione e le urla fanno da sottofondo. La porta è socchiusa e si decide di entrare. La cucina si presenta completamente a soqquadro tra piatti distrutti e mobili danneggiati. In casa c’è un uomo, la sua compagna e il padre di lei: il primo ha 34 anni ed è già noto alle forze dell’ordine mentre lei è piena di lividi su tutto il corpo, è stata appena aggredita.

L’arresto e la reazione contro il genitore

I carabinieri accompagnano le tre persone in caserma per ricostruire la vicenda e lì arriverà anche il 118 per medicare le lesioni patite dalla vittima. La donna non vuol raccontare cosa sia accaduto ma i militari, grazie anche alle dichiarazioni dell’anziano, ricostruiscono diversi episodi di violenza, per ultimo quello avvenuto pochi istanti prima.
Il 34enne viene arrestato per maltrattamenti in famiglia e trasferito in carcere. In quei minuti pare che la situazione si sia tranquillizzata e la vittima, accompagnata dal proprio padre, si allontana dalla caserma; ma la storia non finisce qui.

Donna in cella per maltrattamenti

Passano pochi secondi e i carabinieri sentono delle urla provenire dall’esterno. I militari intervengono e trovano padre e figlia litigare. La donna accusa l’uomo di aver denunciato il proprio compagno e la lite degenera quando lei, in presenza dei carabinieri, minaccia suo padre di morte. I due vengono portati in caserma e lì si accerta che il 73enne avesse già denunciato in passato la figlia (che di anni ne ha 37) ed i reati sono gravi: maltrattamenti ed estorsione. A quel punto non resta che arrestare la donna che viene trasferita nel carcere di Pozzuoli. La vittima – l’ultima che rimane – sta bene ed è tornato a casa.

Redazione

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